Libri e viaggi: 30 titoli per 10 bisogni

Libri e viaggi: un binomio felice, anche se tautologico: esistono libri che non siano viaggi o viaggi che non possano diventare libri?

Al di là delle domande marzulliane, penso una cosa: libri e viaggi sono terapeutici e se gli uni sono preludi degli altri ancora meglio!

Dopo l’articolo dedicato a viaggi e bisogni, è arrivato il momento di parlare di libri e viaggi in un’accezione particolare.

Libri e viaggi: 10 titoli per 10 mete

Libri e viaggi: cinque volumi e un fiore appoggiati su un letto
Libri

Attenzione, un post sul rapporto tra libri e viaggi non indica necessariamente libri di viaggio. Adesso lo scoprirete insieme a me, a partire dai bisogni che ci spingono sia a viaggiare che a leggere.

Voglio esplorare

Libri e viaggi: Liberia dalle parti di Notre-Dame
Parigi

Bene, è giunto il momento di dare a te, desideroso esploratore, tre titoli per tre luoghi che ti aiutino a soddisfare la tua voglia di scoperta.

  • Molise: “Non ti muovere”, di Margaret Mazzantini. Non ho mai letto il libro, ma ricordo che amai il film, girato dal marito Sergio Castellitto. Sapevi che entrambi sono ambientati nelle campagne intorno a Campobasso? Adesso hai un motivo in più per andare alla ricerca di altre perle riguardanti la regione più piccola d’Italia.
  • Tanzania: non è facile trovare un titolo sulla Tanzania, sia perché la cultura locale è prevalentemente orale sia perché molti scrittori tanzaniani non sono stati tradotti in italiano. Allora ti suggerisco di partire dalla guida Lonely Planet, con cui io mi sto dilettando da mesi.
  • Cornovaglia: se dici Cornovaglia, dici Daphne Du Maurier e dici giallo. Viene spontaneo scrivere romanzi misteriosi di fronte alle scogliere battute dall’oceano in burrasca. Ecco perche dalla penna della scrittrice inglese nacquero opere come “La casa sull’estuario”, che mette a confronto presente, passato e fantasmi.

Voglio farmi del bene

Libri e viaggi: volumi accatastati in una libreria
Libri

Libri e viaggi sono sicuramente un modo per farsi del bene. Pensa a quando sei giù di morale: immergersi in una buona storia o in un ambiente mai visto sono una sorta di massaggio spirituale. E allora ti suggerisco:

  • Croazia: “Fanculopensiero”, di Maksim Cristan. Hai presente la voglia di mollare tutto e andare altrove? Se l’hai mai provata, questo è il libro per te: il protagonista, infatti, si trasferisce da Zagabria a Milano, dove decide di fare solo ciò che ama davvero.
  • Toscana: non posso non suggerirti “Il conte di Montecristo”, di Alexandre Dumas padre. Per me è stato un balsamo. Te ne parlo meglio in un altro articolo.
  • Tuscia: da leggere assolutamente “Viaggio in Italia”, di Johann Wolfgang von Goethe. Lo scrittore tedesco, infatti, parla anche di questa affascinante zona d’Italia. Leggilo a bordo piscina, con le cicale in sottofondo…

Voglio sperimentare

Cose che ho imparato in quarantena: libro con tazza e fiori
A casa

Se è il desiderio di sperimentare a predominare sugli altri, ecco che il binomio libri e viaggi diventa ancora più interessante.

Come ho già scritto, non è tanto la località quanto la modalità a fare la differenza:

  • Paros: “La capanna dello zio Tom”, di Harriet Beecher Stowe. Ti starai chiedendo cosa c’entri questo romanzo ambientato nel Kentucky con l’isola delle Cicladi. Ebbene, le mie pause-amaca in campeggio erano contrassegnate dalla lettura di questo romanzo abolizionista, che mi commosse nel profondo e mi diede la possibilità di sperimentare stati d’animo spesso contrapposti.
  • Sicilia: “Storia di una capinera”, di Giovanni Verga. Romanzo e film (regia: Franco Zeffirelli) sono riusciti a incunearsi nella mia anima con una facilità impressionante. La maestria con la quale lo scrittore siciliano descrive l’amore di una giovane suora per il vicino di casa e il parallelismo con la capinera in gabbia mi fanno ancora venire la pelle d’oca.
  • Sardegna: “Padre padrone”, di Gavino Ledda. Di questo straziante romanzo ti consiglio anche la trasposizione cinematografica dei fratelli Taviani. Come suggerisce il titolo, la storia riguarda il rapporto con un padre dai modi brutali. Siamo nella Sardegna pastorale e il romanzo (autobiografico) parla dell’emancipazione da una cultura che non ammetteva la libertà di scegliere il proprio futuro.

Voglio stupirmi

Libri e viaggi:libreria di Lubiana
Libreria di Lubiana

Libri e viaggi servono anche a stupire, a far uscire dall’ordinario. A emozionare.

Ecco dove vi porteranno i prossimi tre viaggi:

  • Matera: “Cristo si è fermato a Eboli”, di Carlo Levi. Nessun romanzo, più di questo, descrive la bellezza di Matera e le sue miserie di un tempo. Come il titolo sottintende, infatti, Matera (erano gli anni ’40) era un luogo abbandonato da Dio. Non sono nemmeno passati troppi anni: da allora la città lucana è uscita allo scoperto, divenendo persino capitale europea della cultura.
  • Istanbul: “La bastarda di Istanbul”, di Elif Şafak. La bastarda altri non è che una ragazza turca, cugina della protagonista del romanzo, la quale giunge in Turchia dagli USA per ritrovare le proprie radici. Una storia che racconta l’antico conflitto tra turchi e armeni.
  • Lazio: “La ciociara”, di Alberto Moravia. A esso collego il bellissimo borgo di Castro dei Volsci, dove si trova il monumento alla mamma ciociara, per rendere onore alle madri che protessero le figlie dalle “marocchinate”, ossia dalle violenze sessuali perpetrare dai soldati di nazionalità marocchina dell’esercito francese durante la seconda guerra mondiale. Guarda anche il film di Vittorio De Sica.

Voglio ritrovare me stesso/a

Libri e viaggi: esterno di una libreria a Lubiana
Una preziosa libreria nel centro di Lubiana

Libri e viaggi servono anche a questo nobile scopo. Trovarsi nelle parole di uno scrittore o in una città, lontani da tutto e tutti, è una delle cose più belle che ci possano capitare.

Ecco libri e viaggi per ritrovarsi:

  • California: “Gioventu ribelle a San Francisco. Tra «beat generation» e «hippie» (1956-1967)”, di Ruggero D’Alessandro. Non ti suggerisco di diventare un hippie, ma di rileggere la storia e immedesimarti in un ragazzo o una ragazza di quegli anni. Il movimento fu così forte che tuttora, a San Francisco, se ne possono sentire gli echi.
  • Roma: “101 cose da fare a Roma almeno una volta nella vita”, di Ilaria Beltramme. Una guida tra il serio e il faceto, che mi accompagna ancora oggi tra le vie, i “nasoni” e le trattorie della mia città. Perché trovare se stessi mangiando una carbonara nel posto giusto è ancora più bello.
  • Val d’Orcia: “Aspettatemi ché torno? Storie di borghi, di campi e di santi cacciatori”, di Luigi Pagnotta. In Val d’Orcia la natura è sovrana; e lo è anche in questo libro, in cui si raccontano storie di gente semplice. Un connubio per comprendere l’importanza del rapporto con Madre Terra.

Ho bisogno di romanticismo

La laguna di Venezia al crepuscolo
Venezia

Non ti consiglierò di fare come Madame Bovary, che – presa da letture e fantasie a stampo romantico – perse se stessa e il contatto con la realtà.

Libri e viaggi che sto per consigliarti non hanno nulla di “rosa”.

  • Venezia: “La morte a Venezia”, di Thomas Mann parla dell’amore platonico di uno scrittore per un ragazzino, in vacanza nella Serenissima insieme alla madre. La bellezza del quattordicenne lo stordisce, portandolo a sviluppare un’ossessione amorosa. Nonostante i nostri parametri sull’etica ci portino a storcere il naso, la storia racconta proprio il contrasto tra l’ordine borghese e l’amore, che coglie il composto protagonista come un fulmine a ciel sereno. Non dimenticare il film di Luchino Visconti
  • Ventotene: “La macchina del vento”, dell’italianissimo Wu Ming 1. Nonostante il romanticismo di quest’isola, Ventotene fu un tempo luogo di esilio di intellettuali e altre personalità antifasciste. Una storia che va conosciuta, tra una cena a lume di candela e l’altra. Te la racconterà Erminio, protagonista del romanzo.
  • Capri: “1934”, di Alberto Moravia. Un’altra storia antifascista, questa volta venata di romanticismo: Lucio, intellettuale trasferitosi a Capri per allontanarsi dalla guerra, incontra e la tedesca Beate, di cui si innamora.

Ho bisogno di ritrovare il mio lato selvaggio

Australia: uomo in cima al Mount Kosciousko
Mount Kosciousko , Australia

Nulla di più facile: nonostante leggere appaia a molti una razionalizzazione che porta ad allontanarsi dalla vita “vera”, libri e viaggi, per me, continuano a essere potenti mezzi per riscoprire parti dimenticate di sé.

  • Australia: “E venne chiamata due cuori”, di Marlo Morgan. Un’occidentale, l’incontro con gli aborigeni, la vita che si stravolge. Letto prima di partire per Sydney.
  • Salento: “Il castello di Otranto”, di Horace Walpole. Manfredi, principe della città, attende che il figlio si sposi con la figlia del marchese si Vicenza. Potere, amore e soprannaturale si intrecceranno a formare gli intrighi di questo romanzo gotico.
  • Basilicata: “Come piante tra i sassi”, di Mariolina Venezia. Imma è sostituto procuratore a Matera. Deve indagare su un omicidio e, intanto, mette in luce vizi e virtù dell’Italia.

Ho bisogno di contatto umano

libri e viaggi: un ragazzo e una donna sui binari
Persone sui binari

Non me ne vogliano i più estroversi, ma tanto contatto umano si trova nei libri. E nei viaggi, ovviamente.

Qualche volta ci si sente più compresi dall’autore di un romanzo che da un familiare. E anche se le persone di carta non possono sostituire quelle in carne e ossa, ci permettono di recuperare quel senso di intimità perduto

  • Brasile: “Gabriella, garofano e cannella”, di Jorge Amado. Una sensuale storia d’amore tra una mulatta e il proprietario di un bar, intrecciata alle lotte politiche tra i vecchi e i giovani latifondisti del cacao.
  • Sri Lanka: ve ne ho parlato in un post apposito.
  • Rimini: “Rimini”, di Pier Vittorio Tondelli. Uno scrittore non facile e certamente spudorato, che parla della città romagnola degli anni ’80.

Ho bisogno di perdermi

10 cose da vedere in Sri lanka: sul treno da Ella a Nuwara Elyia
Sul treno da Ella a Nuwara Eliya

Libri e viaggi servono anche a questo: a perdersi. Ecco tre titoli:

  • New York: “Trilogia di New York”, di Paul Auster. Un vagabondaggio esistenziale tra grattacieli e grandi strade, con l’anima in subbuglio come protagonista. Tre racconti in cui tutto sembra convergere, fino a confondersi.
  • Londra: “Mrs Dalloway”, di Virginia Woolf, è forse il libro migliore attraverso il quale perdersi nella megalopoli inglese. Un flusso di coscienza che ci porta tra parchi, vie e pensieri di una “signora bene”.
  • In stazione: “Anna Karenina”, di Lev Tolstoj. Non che il romanzo si esaurisca in questo nonluogo, come lo definì l’antropologo Marc Augé, ma la stazione ha qui un ruolo potente.

Ho bisogno di non avere troppi bisogni

Deserto al tramonto
Il deserto marocchino…

Te la butto lì: hai mai pensato che una libreria piena di ottimi titoli e una serie di viaggi da fare siano sufficienti a renderti felice? Io sì. Ti lascio qualche stimolo:

  • Nel deserto: “Il tè nel deserto”, di Paul Bowles. Coppia americana in crisi decide di andare in Africa per ritrovare l’ispirazione. Dal libro Bertolucci ha tratto il famoso film del ’90.
  • In un eremo: “Todo mondo”, di Leonardo Sciascia. Un pittore bisognoso di solitudine pensa di recarsi nell’Eremo di Zafer per un periodo. Sono gli anni ’70.
  • Camminando: “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry “, di Rachel Joyce. Un pensionato inglese scopre che una sua vecchia amica, che vive in Scozia, sta per morire. Decide di raggiungerla. A piedi. Qualcosa cambierà per sempre dentro di lui.

E tu hai letto uno di questi libri? Fammelo sapere in un commento.

 

Facebook
Twitter
LinkedIn

Altri articoli

Mamma e figlia

Sono tornata a viaggiare

Più di un anno senza scrivere alcunché e qualche mese senza viaggiare (non all’estero, quantomeno): dov’è finita la travel blogger, la “terapeuta

Cosa fare a Bangkok: statue del Palazzo Reale

Cosa fare a Bangkok in 5 giorni

Capire cosa fare a Bangkok non è un gioco da ragazzi: la capitale della Thailandia è enorme e passare da un quartiere

10 risposte

  1. Trovo i tuoi articoli sempre studiati e ricchi di spunti di valore. All’articolo che avevi scritto qualche giorno fa, dove ad ogni sentimento associavi una meta, mi pare di aver risposto Molise e Cornovaglia. Il punto è che TUTTI questi libri, esclusi quelli già letti, mi attirano troppo. E proprio oggi ne ho comprati altri tre. Aiuto! Come farò?

  2. Tantissimi belli spunti per evadere anche solo con la mente e imparare tanto su ciò che ci sta intorno! Me ne sono segnata parecchi che mi interessano particolarmente 🙂

  3. Wow, che lista ambiziosa! La lettura è la mia passione, molti libri che tu segnali li ho letti e alcuni li ho molto amati, altri mi sono sconosciuti e ho già preso nota dei titoli. Ad esempio non ho mai letto nulla di Gavino Ledda, per me la Sardegna è quella di Canne al Vento. E, certo, non avrei mai pensato di associare Paros alla capanna dello zio Tom!

  4. Quanti bei libri Roberta, ce ne sono alcuni che non conoscevo affatto, andrò a spulciarmeli per bene. Sicuramente uno dei miei preferiti è “E venne chiamata due cuori”.

  5. Una lista davvero molto ricca e variegata, ti ringrazio. Non ho mai letto Daphne du Maurier, ma essendo la Cornovaglia una terra che ho amato ed essendo che durante le lezioni del master che ho da poco concluso ci è stato consigliato di leggere le opere di questa scrittrice, credo proprio che per Natale mi regalerò il libro che hai consigliato tu, “La casa sull’estuario”, e “Rebecca, la prima moglie”. Mi incuriosisce anche il libro “Il tè nel deserto”, di cui per ora conosco solo la trasposizione cinematografica di Bertolucci. Casomai includo anche questo testo nella lista di libri per Natale 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

On this website we use first or third-party tools that store small files (<i>cookie</i>) on your device. Cookies are normally used to allow the site to run properly (<i>technical cookies</i>), to generate navigation usage reports (<i>statistics cookies</i>) and to suitable advertise our services/products (<i>profiling cookies</i>). We can directly use technical cookies, but <u>you have the right to choose whether or not to enable statistical and profiling cookies</u>. <b>Enabling these cookies, you help us to offer you a better experience</b>.