Ci sono luoghi da vedere e luoghi da esperire. Uno di questi è il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca, in provincia di Agrigento.
Vi ho già detto che trascorreremo quest’estate viaggiando in Italia e che la cosa mi entusiasma non poco. Un’altra cosa che mi entusiasma da sempre è il cosiddetto turismo esperienziale. Quale Paese migliore del nostro per “praticarlo”?
Del resto, non possediamo solo un paio (più o meno bello) di occhi: siamo anche i profumi che abbiamo sentito (chiedete a Marcel Proust, se non ci credete), le musiche che abbiamo ascoltato, le persone che abbiamo toccato, i cibi che abbiamo assaporato. E questo vale in viaggio come nella vita.
Ecco perché nella mia lista dei desideri comprare, ai primi posti, il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca.
Il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca

Ho deciso di parlarvi del Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca perché dal letame nascono i fior…
Scusate se rubo frasi a De André, ma mi sembra una descrizione sinteticamente perfetta di una delle tante iniziative nate dal lockdown. Come ho scritto in “40 cose che ho imparato in quarantena“, questi due mesi solitari hanno prodotto in me molti effetti positivi. In me, ma anche in altre persone e persino comunità, quale ad esempio quella siciliana.
Il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca, infatti, è nato proprio durante la quarantena. Un esempio virtuoso, volto a valorizzare l’identità di un luogo e di un popolo, grazie alla laboriosità del popolo stesso.
I saccensi, infatti, si sono messi al lavoro proprio in un periodo di fermo, dando vita a un progetto che prevede viaggi empatici sul territorio. Empatia… Che parola magica! Non siamo abituati a usarla quando parliamo di turismo eppure è proprio durante i viaggi che sperimentiamo questa qualità innata nell’essere umano, grazie all’incontro con l’altro da sé.
A Sciacca, l’accoglienza si fa diffusa e mette in contatto vero il cittadino con il cittadino temporaneo (quello che comunemente viene chiamato turista).
Il turismo empatico
50 enti del territorio si sono messi insieme, aperti a un turismo basato sui sensi e sulla relazione.
Se c’è qualcosa che il distanziamento sociale ci sta insegnando, paradossalmente, è che abbiamo bisogno di relazioni diverse, più autentiche, con le persone e le cose. Non ci accontentiamo più di incrociarci per strada e di fare toccata e fuga: la quarantena ha fatto capire a molti – compresa la sottoscritta – che vogliamo entrare in empatia, anche con i luoghi. Ecco a cosa servono realtà come il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca.
La Cooperativa di Comunità “Identità e Bellezza” (che si è costituita proprio ad aprile) ha quindi stilato una serie di protocolli per gli enti di cui sopra, che vanno in direzione della sostenibilità ambientale, dei prodotti locali e di una narrazione i cui protagonisti sono appunto gli abitanti.
Al posto delle classiche sale espositive, case, vie, piazze e botteghe locali. Avete capito bene: Sciacca stessa è il museo.
I 5 sensi del Museo Diffuso di Sciacca
Pregustiamo insieme l’esperienza che faremo una volta a Sciacca, senso dopo senso.
Il gusto

Il gusto, per me, è: quel kebab di Istanbul, mangiato a bordo strada; i croissant giganteschi che mi hanno servito in Canada; il rice and curry dello Sri Lanka; l’eccellente ristorante cinese della mia ultima sera a San Francisco.
Al Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca, si riassume così: non solo alimentazione, ma esperienze intime ed esaltanti. Cosa, più del cibo, fa esplodere i sensi? Se poi parliamo di cibo siciliano…
Dalle cooking class al formaggio making class, dai prodotti come il Gambero Rosa di Sciacca alla scoperta del vino più antico del mondo: tutto ciò è solo – è il caso di dire – un assaggio.
Potrete trascorrere un paio di giorni con i pastori, portando le greggi per vedere come si prepara il formaggio, assaporare la storia in un bicchiere di vino o raccogliere le olive.
E ancora: imparare a cucinare la caponata e scoprire i sapori e i segreti dei gelsi siciliani, del cannolo e della cassata.
La vista

Viaggiando ho visto cose che mi hanno regalato lo stupore di una bambina: i canguri, le Piramidi, la Tour Eiffel. Ma anche: i copricapi diversi da Paese a Paese, gli occhi sinceri, la prima volta a New York. Per non parlare delle Cime di Lavaredo, dell’azzurro salentino, della prima maschea.
Optare per il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca significa anche poter osservare veramente. Ma osservare che cosa?
- Le grotte dove – secondo il mito – atterrò Dedalo, il padre di Icaro;
- luoghi e angoli nascosti legati alla normanna Giulietta, figlia del Gran Conte Ruggero;
- la street art locale;
- le ceramiche colorate, i pupi di cartapesta, i gioielli di corallo…;
- il Quartiere dei Marinai al Porto.
Il tatto

Viaggiare significa anche entrare in contatto fisico: penso all’abbraccio con Gilson, il nostro brasiliano; penso ai piedi nella sabbia; penso alle stoffe toccate nei mercati di tutto il mondo. E il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca cosa propone?
- Laboratori di ceramica siciliana;
- laboratori per preparare la frutta martorana;
- molitura dei grani antichi;
- preparazione di pane, pasta e pizza.
Queste sono solo alcune delle esperienze. Scoprire la Sicilia toccandola è un’esperienza che consiglio a tutti e che non vedo l’ora di rifare anch’io.
L’udito

Se dico udito in viaggio, mi vengono in mente la musica suonata ai bordi delle strade negli Stati Uniti e i cori nelle chiese di tutto il mondo; ma anche il vociare del mercato di Colombo (Pettah), i canti di uccelli sconosciuti in Australia e il mio adorato muezzin nei Paesi Arabi.
Al Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca si ascolta molto: le voci della fede e quelle del mercato cittadino, ma anche il rumore provocato dal rientro dei pescatori.
L’olfatto

Pensate che i souvenir che mi porto dietro hanno sempre a che fare con il profumo: è questo il senso che mi ricorda maggiormente il luogo in cui sono appena stata. Può trattarsi del profumo di una crema per il corpo (come quelle usate in America, che sanno di frutta e zucchero) o di quello delle spezie, meravigliosamente intenso in posti come l’Egitto e il Qatar. Penso anche al profumo dei gelsomini in Tunisia…
Il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca vi permette di immergervi nei suggestivi odori della terra sicula (pensate agli agrumi). Ecco le esperienze che si possono fare:
- Creare saponi con l’aroma che si preferisce;
- realizzare uno speciale cocktail siciliano a base di erbe aromatiche;
- sentire l’odore del vulcano, entrando nelle grotte sulfuree di Sciacca;
- fare una lezione di yoga con un maestro che guida attraverso i profumi.
Del resto, basta camminare a Sciacca, nel centro storico così come nel porto, per poterla respirare a pieni polmoni.
Allora, siete pronti a immergervi in un’esperienza a tutto tondo?
16 risposte
Sembra un museo davvero bello e interessante! ???? Mi hai messo davvero tanta curiosità con questo post.
Poi come racconti tu le cose non lo fa nessuno. Te l’ho detto più e più volte che si sente quanto ci metti il cuore e la passione nel farlo!
Un abbraccio Roby
Ma che dolce che sei, Ely! Io non vedo l’ora di andarci, sai? E penso che anche a te piacerebbe moltissimo!
Ne ignoravo completamente l’esistenza! Ho un’amica di Sciacca e della città mi aveva parlato benissimo, ma del museo non mi aveva raccontato nulla ????
Città e museo coincidono infatti. Non c’è bisogno di un luogo chiuso che raccolga tutti i tesori preziosi di quella terra…
Certo che in Sicilia parlare ai sensi non è difficile! la luce, gli odori, le voci, i sapori, in Sicilia tutto è tangibile e vero. Viaggiare lasciando che il mondo che ci circonda stimoli i nostri sensi è la cosa più bella che possiamo fare anche se ci sono luoghi che più di altri ci coinvolgono in quella che un termine un pò abusato chiamiamo esperienza multisensoriale. La Sicilia è uno di quelli e a Sciacca sono stati bravi a sottolinearla
Concordo, Antonella! A Sciacca non hanno fatto altro che diventare ciò che già erano <3
Ma non ho capito.. è “fisicamente” un museo? le esperienze che racconti (tipo le lezioni di cucina o le visite coi pastori) sembrerebbero quantomeno in luoghi diversi! mi sa che non ho capito bene 😛
Sciacca è tutta un museo; quindi sì, il paese e i suoi dintorni sono il Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca. Un modo innovativo di concepire il museo, ed è proprio su questa curiosità che il comune sta facendo perno 🙂
Bellissimo questo Museo diffuso dei 5 sensi. E non avrei potuto dirne che bene, visto che Sciacca era il paese di origine di mio nonno paterno e che da quando ci sono andata un po’ di anni fa non faccio altro che sognare di tornarci.
Posso solo immaginarlo… Anche io voglio tornarci
Amo moltissimo i musei diffusi e credo sia un’ottima opportunità per un sacco di territori. Penso alla Sicilia costantemente e spero davvero di riuscire a organizzarmi presto. Virus permettendo.
Anche io, sai? Mi manca tanto…
Questa iniziativa è davvero interessante come tutte quelle degli alberghi diffusi. Uno dei modi migliori per riqualificare e permettere di vivere un’esperienza più local possibile!
Sì, esatto 😀
Mannaggia, sono stata in provincia di Agrigento ma non conoscendo questo museo non l’ho inserito tra le cose da fare. Spero di recuperare durante il prossimo otr in Sicilia!
Lo farai, ma più che un museo è una città 😉