San Francisco: cosa fare in 4 giorni nella “fog city”

San Francisco è uno stato d’animo. Difficile stilare una lista di cose-da-fare.

Non si può sminuire il caos, ridurlo a 1) salire sul classico tram 2) visitare Alcatraz e 3) passeggiare sul Golden Gate.

È pur vero che, se siete sul mio blog, volete sapere come organizzare un viaggio o, comunque, cosa fare una volta sul posto. Allora cerchiamo un compromesso: io vi regalo un elenco di esperienze belle (ma belle belle!) e voi vi lasciate andare come ho fatto io nella mia amata Frisco.

Pronti? Via!

Dove alloggiare a San Francisco

Non è facile trovare un alloggio economico a San Francisco: il costo della vita, in questo angolo di America, è piuttosto alto per noi europei (e il livello degli alberghi lascia un po’ a desiderare).

Quello che vi consiglio è di cercare con largo anticipo su Booking o Airbnb, i portali che preferisco.

Alloggi con un buon rapporto qualità-prezzo a San Francisco

San Francisco: esterno del Green Tortoise Hostel
Green Tortoise Hostel

Io ho dormito in due posti differenti per questioni logistiche. Entrambi si trovano sulla Broadway, tra Chinatown e Little Italy; due quartieri pulsanti della città.

Tre notti al Green Tortoise Hostel mi hanno fatto fare un salto indietro nel tempo. Non troppo però: è vero che si tratta di un ostello, ma io ho optato per la camera doppia con bagno in condivisione con sole altre due stanze.

La vista è spettacolare (direttamente sullo skyline di San Francisco) e il posto molto originale. Prezzo per tre notti: 322 dollari in due, colazione inclusa.

L’ultima notte a SF, invece, ho dormito all’SW Hotel, pulitissimo e ben arredato. 146 dollari non sono pochi, ma a San Francisco questi sono i prezzi…

Cosa fare a San Francisco in 4 giorni

Ragazza appoggiata su un muro colorato di San Francisco
Autumn in Frisco

San Francisco: cosa fare il primo giorno

La prima cosa che io ho fatto a San Francisco è stata dirigermi alla Coit Tower, la torre che domina la città. Purtroppo l’ho trovata chiusa: era ancora troppo presto. Anche se non la si scala, però, da qui si può godere di una bella vista sulla baia, nebbia permettendo.

Dopodiché, mi sono diretta sulle mie gambe al famigerato Pier 39. Non un semplice molo ligneo ma un “centro commerciale” all’aperto unico al mondo. A renderlo tale, la presenza dei leoni marini (che giacciono pigri su una sorta di zattera) e l’isola di Alcatraz proprio di fronte.

Si tratta di un luogo solare e pieno di vita, dove fare shopping, mangiare o semplicemente godere dell’atmosfera.

Zattere in legno sull'acqua con panorama su San Francisco
I leoni marini

A quel punto l’idea: perché non noleggiare una bici? Così ho affittato un tandem proprio al Pier 39, da Blazing Saddles Bike Rentals and Tours.

Attenzione: San Francisco non è percorribile sulle due ruote, se non in alcuni tratti. Immaginate il perché? La città ha delle pendenze da paura! Il percorso che ho fatto io, però, è (quasi del tutto) in piano: parte dal Pier 39, passa per il glorioso quartiere di Fisherman’s Wharf, arriva alla fine del Golden Gate Bridge e ritorna. La durata è di circa due ore e mezza, mentre il costo è di 8 dollari all’ora.

Se mi chiedete cosa fare a San Francisco, quindi, vi rispondo con entusiasmo: noleggiate una bicicletta e godetevi questa città meravigliosa in modo “slow” e sano. Nel frattempo, osservate la varia e stravagante umanità che la popola: padri che fanno jogging muniti di passeggino, coppie di ogni tipo, single salutisti e… barboni. Riguardo quest’ultima, controversa presenza vi parlerò più in là.

L’emozione di percorrere il celeberrimo ponte, poi, è impareggiabile. Un brivido corre lungo la schiena, sia per l’altezza che per la consapevolezza di trovarsi in un luogo iconico.

Il verde ha un ruolo di primo piano ovunque, a San Francisco, così come la nebbia, che va e viene, trasformando il clima nel giro di pochi minuti.

Il Golden Gate Bridge visto da lontano in una giornata di sole
Il Golden Gate Bridge

Sulla via del ritorno, pranzate al Fort Mason Farmers’ Market, mercato della domenica mattina in cui assaggiare prelibatezze cucinate sul momento di fronte alle diverse bancarelle di frutta e verdura. Un esempio? Il vegan burrito!

La California, infatti, è piuttosto attenta all’alimentazione rispetto ad altri Stati americani. Un motivo in più per lasciarsi andare alle gioie del palato.

Una volta lasciata la bicicletta, se avete ancora forza nelle gambe, andate a Union Square, la splendida piazza principale della città. Uno dei motivi per raggiungerla risiede nella Cheesecake Factory, che si trova all’ultimo piano del centro commerciale Macy’s.

Come il nome suggerisce, qui si va per ordinare l’ormai internazionale dolce (il mio preferito), preparato in molte versioni. Da Cheesecake Factory, comunque, si trova di tutto. Basta prepararsi a fare la fila. Niente paura però: nel frattempo, avendo ritirato un dispositivo elettronico che vi avverte quando è il vostro turno, potete affacciarvi dalla terrazza e godere della bellezza di Union Square e delle vie laterali.

La vista su Union Square dalla terrazza della Cheesecake Factory
Union Square

La seconda parte del pomeriggio va riservata alle Painted Ladies, le case color pastello che figurano in tanti film ambientati a San Francisco. Basta prendere uno dei tanti, puliti e puntuali autobus, e in una ventina di minuti ci si ritrova in mezzo a un bel mucchietto di persone intente a scattare foto.

La verità? Di case così San Francisco è piena. Quello delle Painted Ladies è sicuramente un bel quartiere, ma la sua fama è esagerata e, molto probabilmente, gonfiata dagli innumerevoli scatti reperibili su Instagram.

Le Painted Ladies di San Francisco
Painted Ladies

A questo punto, prendete un altro autobus e andate su Howard Street, direzione City Hall, la bellissima sede del municipio. Io ho visto solo l’esterno e mi è sembrato di tornare a Parigi. In effetti, la sua architettura ricorda quella di tanti edifici della capitale francese, caratterizzati da eleganza e maestosità.

La City Hall di San Francisco di sera
City Hall

La giornata può concludersi in un ristorante cinese, ché qui la cucina “mandarina” ha tutto un altro sapore rispetto a quella che troviamo da noi. Io sono stata all’Hunan Home’s Restaurant, dove ho mangiato dei buoni ravioli.

P.S.: a proposito di autobus. I biglietti costano 3 dollari e durano due ore, per cui potete girare la città senza troppe spese, se alternate i mezzi ai vostri piedi.

Cosa fare a San Francisco: secondo giorno

Andare a Berkeley. Esatto, il mitologico campus, quello che tutti vorremmo aver frequentato. Io ho realizzato in parte questo sogno, studiando qui per un mese e mezzo. Ecco perché sono voluta tornare: per me è stato un viaggio nella memoria.

Ho preso la Bart (Bay Area Rapid Transit) alla stazione della metropolitana di Montgomery Street e, in una mezz’oretta, mi sono ritrovata nella città che ho tanto amato. Non immaginate l’emozione: ho rivisto le vie da me percorse nel 2011, ho camminato nel campus, ho preso un caffè al Caffe Strada e ritrovato la casa che mi ospitò in quel periodo felice della mia vita.

Solo due nei mi hanno fatto capire che tornare sul luogo del delitto può farci trovare una scena diversa dai ricordi: era il Veterans Day (il giorno dei veterani) e nell’università non si vedeva anima viva. In più, ho ritrovato una Berkeley stravolta dalle tante case in costruzione per gli studenti futuri. Insomma, questo viaggio nella memoria mi ha rallegrata e allo stesso tempo immalinconita un po’, perché immaginavo che avrei trovato la stessa identica atmosfera.

Ragazza nel Campus di Berkeley
Berkeley

Tornati a San Francisco, fate un salto al Ferry Bulding, il terminal per i traghetti che è anche una sorta di mercato coperto. Potete anche fermarvi a pranzare in questa struttura affascinante. Si trova a Embarcadero, il lungomare.

Vi consiglierei anche di fare un salto al Golden Bay Park, se lo avessi visitato con calma: per me era già pomeriggio inoltrato ed ero molto stanca per i chilometri macinati. I parchi, in America, non sono come i nostri: spesso si tratta di veri e propri boschi e bisogna avere il tempo per dedicarcisi.

Potete però prendere un autobus e raggiungere l’oceano, che si trova al di là del parco. Bellissimo fare due passi sulla spiaggia immensa e osservare i surfisti in attesa dell’onda perfetta.

Infine, cenate alla Fondue Chinoise, così vi ritroverete a due passi dall’albergo e proverete una cucina cinese cui sicuramente non siete abituati: in mezzo al tavolo, un pentolone con l’acqua che bolle; dentro, tutti gli ingredienti del mondo. Dovrete sceglierli dal menù, considerando che vi arriveranno crudi e che dovrete immergerli per soli 30 secondi. Evitate quindi l’agnello e preferite il manzo, i gamberi e le verdure.

Terzo giorno a San Francisco: cose da fare assolutamente

Dopo un ulteriore passeggiata nel quartiere finanziario e, quindi, nel cuore della città moderna (ché non ci si stanca mai dei grattacieli, delle luci al neon e dei business men da film americano), è ora di dedicarsi a qualcosa di più “latino”: andiamo a Mission, quartiere abitato per lo più da messicani.

Vale la pena andarci? Certo che sì. Qui si trovano negozi ammassati, personaggi da documentario, burritos e quesadillas à gogo. I murales? Bellissimi. La Street Art, negli USA, è tutta un’altra cosa, abbinata com’è allo spirito di queste città così contraddittorie.

Uomo con sombrero dipinto in un murale di San Francisco
Murale di Mission

Un transessuale cammina in infradito insieme al suo cagnolino; un musicista messicano suona la chitarra a El Farolito, bugigattolo sulla 24ma strada in cui si servono favolose pietanze spegni-fame; alcuni barboni dormono e mangiano sdraiati su un fianco in mezzo alla strada, versioni moderne e ben più povere degli imperatori romani.

Questo e altro è Mission, quartiere di cui è impossibile non innamorarsi, soprattutto percorrendolo a zigzag e osservandone le strade laterali, i locali (uno più strano dell’altro) e i panorami sulla città che si trova ai suoi piedi.

Proseguendo (e facendo un’ulteriore, lunga camminata), si raggiunge Castro, quartiere gay di San Francisco. Un luogo in cui mi sono sentita a casa, sia per la quantità di locali accoglienti che per le librerie, una più bella dell’altra. Una zona tra il bohémienne e lo chic, da intellettuali direi.

Donna dipinta su un muro
Murale di Castro

Mission e Castro sono due quartieri storici della città americana. Rappresentano, ognuna a modo loro, le lotte che si sono svolte – soprattutto tra gli anni ’60 e ’70 – per liberare le minoranze oppresse.

Se il primo ha mantenuto una certa autenticità, il secondo è sicuramente una versione raffinata di ciò che è stato in passato. Insomma, un quartiere più hipster che hippy, piacevole e bello, senza più l’ombra di discriminazioni.

I ristoranti, qui, sono innumerevoli, ma io ero stanca e sono tornata verso l’albergo. Proprio di fronte, ho provato un ennesimo ristorante cinese: il più buono in assoluto. Si tratta di China Live, sorta di mercato elegante in cui assaggiare le migliori prelibatezze cinesi in un’atmosfera un po’ fusion. Per me un ristorante indimenticabile, nel quale persino l’insalata ha qualcosa di sublime.

Un posto che vi suggerisco caldamente e di cui saprete dirmi al vostro ritorno 😉

Cosa fare il quarto e ultimo giorno a San Francisco

Lombard Street, a San Francisco, vista dalla cima
Lombard Street

Piccola sosta al Caffè Trieste, a Little Italy. Se, come me, siete amanti dell’espresso, dopo un paio di giorni negli USA non ne potrete più del beverone che gli americani chiamano caffè.

Poi raggiungete Lombard Street, la strada più tortuosa del mondo. Avrete sicuramente visto, quantomeno in un film o in una foto, questo zigazag contornato di ortensie e percorso dalle macchine. Arrivati in cima, si può spaziare con la vista ed essere felici della fatica appena conclusa. Ne vale davvero la pena.

Sempre a piedi (o in autobus, se preferite) andate al Palace of Fine Arts, nel Marina District. Questa struttura, palesemente ispirata all’architettura romana, ospita mostre, spettacoli e persone che hanno bisogno di ricavarsi uno spazio di tranquillità in piena metropoli. Si tratta di un parco a tutti gli effetti, abitato da diverse specie ornitologiche, anche grazie alla prossimità con Presidio, altro (e ben più grande) parco di San Francisco.

Consigli finali su cosa fare a San Francisco

San Francisco, come potete immaginare, è una città dalle infinite possibilità. Sciocco volerla ridurre, come vi dicevo all’inizio di questo post. Vi lascio qualche altra pillola ma, benché ci sia stata solo quattro giorni, parlerei per ore della mia amata.

Fate un salto al giardino che fa parte della Saleforce Tower, il grattacielo più alto della città. Si tratta di un magnifico orto urbano, “sospeso” tra i grattacieli. Il contrasto tra le piante e i vetri a specchio dei modernissimi edifici è incredibile, ma la cosa più bella è il modo in cui lo si raggiunge: con una specie di funivia, che lì chiamano Gondola.

Il Salesforce Park è un angolo di pace e di stupore che si trova al numero 425 di Mission Street.

Grattacieli e piante a Salesforce Park, a San Francisco
Salesforce Park

Altra perla: Treasure Island, isola che si raggiunge in autobus attraversando quell’altra meraviglia che è il Bay Bridge. Quest’isoletta è famosa per la sua vista sullo skyline di San Francisco, di cui godere specialmente al tramonto.

Io, purtroppo, ho trovato la nebbia ma, allo stesso tempo, un ristorantino in stile marinaresco niente male: al Mersea Restaurant potete mangiare poche cose ma ottime, come il freschissimo fish and chips.

Treasure Island vista dall'alto
Treasure Island – foto da Pixabay

Non crediate che io abbia chiuso con San Francisco. Non solo tornerò, ma ne scriverò ancora. Una città di questo tipo ha bisogno di essere metabolizzata e raccontata sotto vari punti di vista. Ho ancora molte cose nel cassetto, che aspettano solo di uscire e farsi leggere da voi.

Facebook
Twitter
LinkedIn

Altri articoli

Mamma e figlia

Sono tornata a viaggiare

Più di un anno senza scrivere alcunché e qualche mese senza viaggiare (non all’estero, quantomeno): dov’è finita la travel blogger, la “terapeuta

Cosa fare a Bangkok: statue del Palazzo Reale

Cosa fare a Bangkok in 5 giorni

Capire cosa fare a Bangkok non è un gioco da ragazzi: la capitale della Thailandia è enorme e passare da un quartiere

13 risposte

  1. Ci tornerei davvero molto volentieri a San Francisco. Mi piacerebbe, dopo qualche giorno in città, spingermi verso Napa Valley per un fantastico tour vinicolo 🙂

  2. Cara Roberta ho seguito questo tuo bel viaggio in California su Facebook 🙂 Da tempo sogno un bel viaggio on the road partendo da San Francisco e terminando nella Baja California. Questa tua guida mi sarà molto utile qualora riuscissi a pianificare questo viaggio, quindi intanto ti ringrazio per i consigli! Bellissima la Street Art di San Francisco, non avevo mai visto immagini di questi murales

  3. Ho seguito il tuo bel viaggio in California su Facebook 🙂 Da tempo sogno di intraprendere un on the road da San Francisco alla Baja California e sicuramente questi tuoi consigli mi torneranno utili quando finalmente riuscirò a pianificare questo bel viaggio 🙂 Non sapevo che a San Francisco ci fossero così tanti murales… bellissima la Street Art 🙂

  4. Sono stata in California qualche anno fa, come regalo per la mia laurea… -quando ci penso mi sento vecchia- è stato un viaggio fantastico.
    All’epoca non mi ero organizzata molto bene e nel programma ho dedicato TROPPi giorni a Los Angeles, sacrificano invece San Francisco.
    Non sai quanto me ne sono pentita dopo, non ho visitato nessuno dei parchi, che in America sono dei posti unici, e davvero mi sto mangiando le mani…
    Ottimo il suggerimento del ristorante fondue Chinoise, è un genere di cucina che adoro.

  5. Accidenti, no credevo fosse così costosa. Hai fatto proprio bene a scrivere i prezzi. Però penso anche che i soldi vanno e vengono quindi, quando possibile, è bene goderseli. San Francisco è nella mia, lunghissima, bucket list!

      1. Wow! Mi hai riportato indietro a qualche anno fa quando ho visitato San Francisco. Che meraviglia, ho adorato quel viaggio e ci ritornerei ad occhi chiusi! San Francisco è ricchissima di cose da fare, vedere e mangiare????

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

On this website we use first or third-party tools that store small files (<i>cookie</i>) on your device. Cookies are normally used to allow the site to run properly (<i>technical cookies</i>), to generate navigation usage reports (<i>statistics cookies</i>) and to suitable advertise our services/products (<i>profiling cookies</i>). We can directly use technical cookies, but <u>you have the right to choose whether or not to enable statistical and profiling cookies</u>. <b>Enabling these cookies, you help us to offer you a better experience</b>.