Che il Natale 2020 sia a dir poco strano, ormai lo sappiamo tutti. A molti toccheranno giorni solitari, senza quei chiassosi parenti di cui si parlava male fino a un anno fa.
Altri ancora lamentano il fatto di non poter viaggiare, abituati com’erano ad andare per mercatini, se non su spiagge assolate per dimenticare tutto.
È a loro (a voi, a noi) che dedico questo articolo scritto a più mani. Novella Scrooge, mi sono messa a guardare i Natali del passato e a confrontarli con quello che ormai è alle porte. Venite con me? Anzi, con noi?
Natale 2020 in 5 Paesi
Ho chiesto ad alcune ragazze che vivono all’estero di descrivere il Natale nel loro Paese d’adozione.
Insomma, se non possiamo viaggiare, allora che i viaggi vengano a noi!
Natale 2020 negli Stati Uniti: la California
Gli Stati Uniti sono il paese degli eccessi e delle libertà… e dagli addobbi lo si capisce benissimo! Rimango sempre stupita dalla quantità di luci e decorazioni che le famiglie riescono a organizzare e montare ogni anno.
Per questo noi ci divertiamo tanto a passeggiare nelle varie zone della città [Los Angeles, n.d.r.] alla ricerca delle case più belle o più illuminate.
La California offre un Natale non troppo freddo, che ti permette di stare all’aperto per fare qualche s’mores [dolce tradizionale di Stati Uniti e Canada, n.d.r.] e passeggiate serali ovunque.
Per noi il Natale è in Italia, con la famiglia, ma non potendo viaggiare ora ci rincuoriamo qui.
Tutte le decorazioni di questo angolo di mondo sono bellissime: prima c’è l’autunno, poi il Ringraziamento e, prima ancora di ritrovarsi un tacchino gigante sulla tavola, tutto si riempie di addobbi natalizi, per poi continuare tutto l’anno grazie al susseguirsi di tantissime feste!
Tutto questo mi rallegra; non è il caldo Natale all’italiana, ma ci sono le cene con amici appena conosciuti con i piatti abbinati e i centrotavola enormi che ci fanno compagnia. Se solo si trovassero tutti gli ingredienti per fare una cena di Natale vera sarebbe il massimo. Ma è bello comunque.
Avere l’albero di Natale in spiaggia non è da tutti, ne dobbiamo essere grati! Capito?
Sara Trevisani, di Cesena, è un’orgogliosa romagnola D.O.C. Ha 2 figli, un marito, 2 cani, 40 anni passati e vive a Los Angeles da due anni.
Natale 2020 in Spagna
Malaga
Forse sarò di parte, ma il Natale qui a Malaga ha tantissimi aspetti di grande fascino. I miei preferiti?
- Il clima: essendo nel sud della Spagna, anche in inverno non si raggiungono mai temperature troppo rigide. Si può quindi godere di sole e spiaggia durante il giorno e vivere il clima natalizio la sera, con luci, alberi e bevande calde.
- lo spettacolo delle luci di calle Larios: il centro di Malaga è famoso per le sue luci, che a orari fissi “ballano” al ritmo della musica per una mezz’ora di spettacolo che attira gente da tutto il mondo. Una vera meraviglia.
- I presepi: el Belen (il presepe) viene curato in ogni particolare. Ci sono mostre nei vari comuni e gare per la realizzazione del Belen più bello. Bellissimi da ammirare.
- la cabalgata de los reyes magos: il 6 gennaio, in quasi tutti i paesi della provincia, arrivano i re Magi a portare i regali ai bambini. In tanti di questi paesi arrivano per nave la mattina e sbarcano al porto (e si fermano a far le foto coi bambini). La sera poi ci sono le famosissime “cavalcate”: vere e proprie sfilate allegoriche con carri, musica e lancio delle caramelle (chili e chili per i bambini)
Ovviamente, quest’anno spettacoli, cavalcate e mostre non sono state fatte… Per fortuna, però, abbiamo ancora il clima dalla nostra parte 😉
Gran Canaria
Il Natale in infradito, passeggiando sulle dune desertiche di Maspalomas: questo, da qualche anno, è il mio Natale.
L’albero in spiaggia circondato da persone in costume è la normalità a Gran Canaria, ma anche qui, se sei alla ricerca di un Natale più “tipico”, puoi trovare aria di convivialità natalizia e piatti delle feste.
Le tavole sono imbandite delle loro specialità e puoi assaporare piatti tipici come le truchas de batata (tipo calzoni ripieni di patata dolce) oppure del torrone fatto in casa, molto diverso da quello italiano; o ancora i Suspiros de Moya (meringhe tipiche di Gran Canaria).
Colori, profumi e sapori di questa terra contaminati da quelli di altri Paesi: gli “ingredienti” sono un po’ di Africa, un po’ di Sud America e, naturalmente, di Spagna.
Elisa Sambuchi vive da 5 anni a Gran Canaria, una delle isole più grandi dell’arcipelago canario. Da lì segue le sue attività di consulente digitale e project management e coltiva la sua passione per il tango.
Tenerife
Questo Natale così particolare lo passerò a Tenerife, ai 25 gradi del meraviglioso clima delle Canarie.
Mi fa strano, a volte mi sembra di essere in giugno e ancora non realizzo che tra una settimana sarà quel periodo dell’anno che in Italia è tanto sentito e atteso ma che a queste temperature, su un’isola nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, in realtà si avverte poco.
Al posto dei pini addobbati, qui per le strade ci sono le palme piene di luci colorate. Ogni tanto nei negozi senti qualche canzoncina di Natale e ieri al bar dei turisti indossavano dei cappellini da Babbo Natale. Se non fosse stato per questi piccoli indizi, avrei creduto tranquillamente fossimo in estate.
In alcuni centri dell’isola, specialmente al nord, vengono allestiti dei presepi e nelle strade principali ci sono luminarie e alberi di Natale. Però, nonostante ciò, il Natale qui si sente poco, complice anche purtroppo il periodo in cui stiamo vivendo e le limitazioni dovute alla pandemia.
Io questo Natale lo passerò sola, lontano dalla famiglia e con qualche amica. Probabilmente la mattina sarò in spiaggia e la sera a cena mi inventerò qualche piccola semplice ricetta, ben lontana dai fasti dei cenoni napoletani ai quali sono abituata.
Però va bene così, non sono mai stata una grande amante del Natale e poter indossare un bikini al posto dei maglioni con le renne mi rende tutto sommato molto felice 🙂
Diana Bancale è napoletana di nascita. Giornalista e travel blogger di In viaggio da Sola, viaggia tanto, spesso sola, ama il mare e i sorrisi. Nel 2020 si è trasferite a Tenerife per cambiare vita ancora una volta.
Natale 2020 In Inghilterra
Londra
Come in tutto il resto del mondo, anche a Londra questo Natale 2020 sarà quantomeno atipico.
Le regole per la socializzazione continuano a stringersi e ad allentarsi a seconda dei contagi, di conseguenza le strade della capitale britannica sono a tratti vuote, a tratti colme di persone.
Le strade sono illuminate come sempre ma, a differenza degli altri anni, non ci sono state le “Christmas lights switch-on”, delle vere e proprie feste con tanto di musica e personaggi famosi che presentano l’evento sul palco delle vie dello shopping più famose come Regent Street, Carnaby Street e Oxford Street.
I negozi non si sono persi d’animo, allestendo con grande sfarzo le vetrine e gli interni, facendo a gara a chi riesce a creare l’atmosfera più incantata e stupire di più i propri clienti.
Per fortuna i mercatini di Natale non mancano, quindi possiamo ancora passeggiare tra le bancarelle sorseggiando del profumatissimo mulled wine o cider (vin brulé o sidro caldo, il mio preferito), mangiando cibo multietnico e acquistando oggetti di artigianato locale.
Grande assente di quest’anno il Winter Wonderland, che dal 2007 occupa buona parte di Hyde Park con i suoi mercatini di Natale, le giostre, la pista di pattinaggio e diversi palchi con musica dal vivo, tappa fissa per tutti i locals e i turisti che in migliaia vengono a respirare un po’ di magia natalizia inglese.
Quest’anno nessun countdown per tornare a casa, nessun biglietto aereo per “giù”, nessuna tavolata in famiglia, nessun aperitivo con gli amici rimasti in Italia.
Per fortuna possiamo trascorrere qualche giorno con gli amici che abbiamo qui, perché se è vero che gli amici sono la famiglia che ti scegli, quest’anno lo si sente ancora di più.
Flavia Iarlori ha lasciato l’Italia un po’ per gioco nel 2011 e non è più tornata. All’inizio è stata dura abituarsi ad un Paese e delle abitudini di vita così diverse da quelle mediterranee, ma poi Londra l’ha conquistata con le sue opportunità, con la sua digitalizzazione radicata in ogni aspetto della vita, con il suo customer service ai limiti della perfezione, con i suoi mille eventi, con la sua libertà e soprattutto con i suoi 5 aeroporti. Ama organizzare i suoi viaggi da sola e racconta tutto quello che sa sul mondo e sul Regno Unito su In Giro con Fluppa.
Northampton
Nel cuore delle East Midlands, (quasi) al centro dell’Inghilterra, Northampton è una tipica cittadina inglese sicuramente fuori dai maggiori itinerari turistici, ma con diversi luoghi pittoreschi e affascinanti che fanno capolino qua e là.
Quello che mi ha colpito di più della città è il fortissimo senso di comunità dei suoi abitanti, che in occasione di questo Natale così particolare si è fatto sentire ancor di più: ed ecco che al Racecourse, il più grande dei parchi cittadini, stanno comparendo ogni giorno delle piccole box di legno, ciascuna con il suo numerino colorato e una porticina apribile. Ognuna decorata da un diverso artista locale, rappresentano le finestre di un calendario dell’avvento comunitario, che accompagna tutto il
vicinato verso Natale!
Ma anche il centro città non è da meno; a inizio dicembre, con un evento cittadino (quest’anno online!), sono state accese le luminarie natalizie; la Guildhall, il nostro municipio di età vittoriana, sembra quasi un frame di uno dei più classici film di Natale (manca solo la neve, ma chissà che non arrivi…)!
Carla Ardis, archeologa e guida turistica, dopo il dottorato in Analysis e Management of Cultural Heritage conseguito presso l’IMT (Institute for Advanced Studies) di Lucca, ha lasciato il caldo sole dell’Italia per trasferirsi a Northampton, nel cuore dell’Inghilterra, dove attualmente lavora come illustratrice archeologica.
Natale 2020 in Olanda
Amsterdam
Nonostante per molti italiani ad Amsterdam questo sia il primo Natale all’estero, in un certo senso è un Natale molto più intimo di tutti gli altri.
Già svuotata dai turisti, la città è da poco entrata in un secondo lockdown totale. Le luci dei negozi si sono spente, ma gli olandesi continuano a incontrarsi all’aria aperta per mangiare oliebollen [frittelle tipiche della notte di Capodanno, n.d.r.] e bere gluhwein [vin brulé, n.d.r.] d’asporto.
Senza le installazioni del consueto Amsterdam Light Festival, i canali riflettono le luci delle case che, per fortuna, anche quest’anno hanno l’aspetto delle casine dei presepi.
Non tutto è cambiato, questo Natale.
Giulia ama scrivere di cultura urbana, destinazioni non convenzionali, luoghi abbandonati, arte di strada, graffiti, periferia, luoghi strani e fondamentalmente di tutti i luoghi che le capita di visitare e di cui si entusiasma. Nel 2018 si è trasferita ad Amsterdam per diventare content manager del museo mondiale di graffiti e street art. È autrice del blog di viaggi BLOCAL.
Den Haag
Nei Paesi del Nord Europa l’atmosfera natalizia è particolarmente presente e anche Den Haag (L’Aja), nei Paesi Bassi, si riempie di eventi e decorazioni per regalare la magia del Natale ai suoi abitanti e non solo.
Non solo il centro si riempie di decorazioni natalizie, ma vengono organizzati anche mercatini di Natale in tema Dickens, con tanto di cori e abiti tradizionali.
Passeggiando tra le vie della città, è tradizione osservare i tipici paesaggi natalizi che vengono esposti alle finestre, mentre lungo i canali vengono addobbate sia le famose case galleggianti olandesi che i ponti con tantissime luci colorate.
Non è inusuale, poi, imbattersi nelle biciclette ricoperte di luminarie natalizie! Ogni fine anno vengono anche organizzati festival ispirati al Natale, con giochi tradizionali olandesi e piccoli spettacoli teatrali.
Tutto questo, chiaramente, riguarda i Natali passati, che oggi mi piace particolarmente ricordare.
Daniela Gallucci. Conosciuta nel web come Malaikadany, vive in Olanda da quasi 9 anni insieme ai suoi due bambini. Ha scelto di vivere a Den Haag, capitale politica olandese, perché vicina al mare e per la sua atmosfera multiculturale da grande città (pur non essendolo). Prima di arrivare in Olanda viveva in Kenya, dove lavorava nel turismo. Ora si occupa di consulenze, marketing online e comunicazione.
Natale 2020 in Svizzera: Lucerna
Un Natale senza mercatini
Cosa resta del Natale a Lucerna senza il suo mercatino di Natale nella Franziskanerplatz?
La piazzetta accanto alla chiesa gotica dedicata a San Francesco si addobba ogni anno di tante casette di legno, molte delle quali vendono prodotti artigianali legati al Natale. Io però ci andavo per un altro motivo: era attratta ogni volta da quel profumo di Lebkuchen, di spezie, di Glühwein e per l’atmosfera festosa che si respirava. Sì, perché ogni anno era una festa. Quest’anno, ahimè, non ci sarà il profumo delle spezie a solleticare il mio olfatto e neppure il fumo che esce dai pentoloni dove è cotto il vino caldo speziato.
Cosa resta quindi? Resta lo spirito del Natale, che aleggia nell’aria e si manifesta con le luci, le decorazioni e gli addobbi che abbelliscono i vicoli e le strade. Lo spirito del Natale sta nelle finestre colorate dell’hotel Schweizerhof, nel calendario dell’Avvento illustrato sulle finestre di un palazzo storico, nei ponti in ferro battuto colorati da mille lucine led e nel ponte di legno, vero simbolo della città di Lucerna. Lo spirito del Natale è sempre qui. Lo è soprattutto nei nostri cuori, vivo nella memoria recente e in quei profumi che ancora ricordo con piacere. Il Natale vero è sempre con me: mi basta aprire il cuore per abbracciare tutto e tutti. Anche in questo periodo difficile, dove gli abbracci fisici ci vengono negati.
9 risposte
Che bello questo giro del mondo tra mercatini e luci natalizie! Anche se questo sarà un Natale più austero, le tue expat ci hanno fatto sentire comunque lo spirito che solitamente ci accompagna in questo periodo! Grazie!
Proprio così. Era il mio desiderio 🙂
Il Natale al caldo è una cosa che mi incuriosisce, ma deve essere veramente strano se non ci si è abituati! Amando il freddo e l’inverno, devo dire che preferei mete più “nordice”. Ho visto Londra e Lucerna nel mese di dicembre (non di quest’anno, purtroppo) e l’atmosfera è magica. Non mi dispiacerebbe Amsterdam!
Anche io preferisco le mete “fredde”
Il Natale del 2020 sarà da dimenticare, non si è mai vista una cosa del genere in tutta la storia dell’umanità (o almeno, credo). In ogni caso, è il primo Natale che passo a casa da secoli e spero che sia anche l’ultimo!
Sapevo quella della cacca dei re magi! Una tradizione curiosa che mi piacerebbe vedere dal vivo!
Comunque non per dire ma 2 su 9 expat si chiamano Flavia 😀 coincidenza?
Mi sa che Flavia porta bene alle viaggiatrici ????
Le truchas!!! Ne ho mangiate un’infinità questo Natale a Tenerife! Daro’ loro la colpa dei kili di troppo! 😛 Non so se sono diverse, ma nelle Fiandre le oliebollen non sono specificatamente Natalizie o per capodanno. In verità si trovano spesso anche durante l’anno, tipo alle fiere. Più che altro sono bollenti a livelli stratosferici e magari non proprio adatte per l’estate! 😀
Mannaggia, adesso le voglio pure io ????