Questo post vuole essere un riassunto delle proposte che mi avete fatto su Instagram: vi avevo chiesto cosa avreste voluto sapere della mia regione e voi mi avete risposto: itinerari toscani panoramici e cibo. Cerco di accontentare la vostra “fame” di sapere 😉
La Toscana è una regione meravigliosa. Particolarmente meravigliosa (passatemi l’espressione). Io sono fortunata ad avere i miei genitori lì, perché almeno ho la scusa per scappare da Roma ogni tot weekend. Si può dire che ormai sia un’esperta della parte sud che – permettetemi di dirlo – è la più bella di tutta la regione.
Basta che dica Val d’Orcia e si alza una quantità di persone corrispondente a uno stadio pieno. E come dar loro torto? Mai viste le crete senesi dal vivo? E le strade a zigzag che hanno popolato spot e film? Avete mai camminato a Montepulciano in una sera d’estate?
Lungi da me il raccontare bugie: un post non sarà mai sufficiente a dirvi quanto sia bella la mia Toscana e a consigliarvi tutti gli itinerari possibili. Quello che farò, però, è indicarvene qualcuno dei miei preferiti.
Itinerari toscani
1) Pienza
Di Pienza vi parlerò più in là. Oggi mi limito a segnalarvi uno degli itinerari toscani che hanno marchiato a fuoco il mio cuore ormai anni fa: si tratta della strada per raggiungere quella che è conosciuta come Quercia delle Checche. Quale il percorso che ho seguito?
Dalla strada provinciale 46 di Chianciano, poco dopo aver superato il cartello di Pienza, ho girato a sinistra, prima della pellicceria Fago.

Dopo qualche metro, vi si aprirà uno scenario da sogno. Se siete in forma, potete anche fare tutta la strada a piedi, considerando che si tratta di 14,5 km. Non ci sono pendenze particolari e io credo che la Toscana vada vissuta così: camminando. Ad ogni modo, anche su due o quattro ruote va benissimo: il turismo toscano è slow e voi potete permettervi di rallentare senza sentirvi strombazzare alle spalle.
Gli itinerari toscani comprendono sempre dolci colline e un verde che ricorda le Highlands scozzesi: vi ci perdete completamente. E poi cipressi, poderi più o meno isolati, fiori (in questo periodo spiccano gli iris!) e animali, tra cui upupe, fagiani, istrici, tassi, cinghiali e caprioli. Questo è il periodo del risveglio della natura ed è facile sentirsi come in Biancaneve e i Sette Nani.
Alla fine di questo itinerario, ho inserito la Quercia delle Checche, un albero secolare divenuto tristemente famoso – in questi ultimi anni – per aver perso alcuni suoi pesantissimi rami. La causa pare che sia da ricercare in qualche sventurato che ha avuto la pessima idea di salire sulla quercia e di saltarci su con degli elastici.
Vi sto parlando di una pianta alta ben 19 metri e vecchia 300 anni. Pensate che il MiBACT l’ha riconosciuto come primo monumento verde d’Italia!
La sua storia è affascinante: riparo per le munizioni dei partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale e, secondo la leggenda, luogo di incontro delle streghe nei secoli scorsi…
A meno di 5 km dalla Quercia delle Checche si trova Spedaletto, un castello risalente al XII secolo: ne rimarrete incantati. Oggi ha l’aspetto di un microscopico borgo, abitato solo da un agriturismo, dagli uccelli e da qualche gatto.
2) Da Chianciano a Castiglioncello del Trinoro
Chianciano è la meta ideale per chi ha bisogno di relax. Non solo borgo ma anche e soprattutto centro termale, offre diverse soluzioni per dormire a poco prezzo.
Ora, mettiamo che abbiate dedicato la mattina alle Terme Sensoriali o alle Piscine Theia. Un pranzo leggero (difficile in Toscana) e via: si parte in direzione natura. Date un’occhiata a Maps, perché anche questo è uno degli itinerari toscani che preferisco.

11 e passa chilometri di puro piacere, durante i quali osservare Madre Natura in religioso silenzio. Come potete vedere dalla schermata qui sopra, passerete in mezzo alla Riserva Naturale di Pietraporciana. Sarete solo voi, i pochi turisti che la conoscono e qualche simpatico animaletto.
Se non avete ancora mangiato, vi consiglio di portarvi il pranzo al sacco, perché la riserva è dotata di diversi tavoli e panche in legno, nonché di spazi in cui cuocere la carne al barbecue. Vi ricordo che mangiare carne in Toscana è d’obbligo (non me ne vogliano vegetariani e vegani): selvaggina e Chianina in testa.
Prima di arrivare a destinazione, però, fate una sosta alla Foce (vedete il punto nella mappa), luogo di infinita bellezza. Da qui osserverete le famose crete senesi e una strada a zigzag che avrete già visto innumerevoli volte al cinema e in tv.
Itinerari toscani: Castiglioncello del Trinoro
Castiglioncello del Trinoro altro non è che una minuscola frazione di Sarteano. Il nome della frazione è quanto di più lontano dalla realtà odierna: Castrum Trinum Latronum era un posto di ladroni, pronti a saccheggiare i malcapitati viandanti. Cosa che, ora come ora, sarebbe più rara persino dell’eventualità che caschi un meteorite sulle poche pietre di questo delizioso borghetto.
Aspettatevi un luogo da fiaba e non rimarrete delusi: acquistato da un avvocato americano (che l’ha rinnovato), è oggi una sorta di albergo diffuso. Ospita infatti un resort di lusso (Hotel Monteverdi) sparso nello spazio. Un’informazione fondamentale per coloro che volessero trascorrere un weekend lussuoso nel cuore della Toscana.
Se artisti e viaggiatori si innamorano sempre di questo luogo, un motivo c’è e vi invito a scoprirlo una volta lì.

3) Bagno Vignoni
Da Castinglioncello del Trinoro a Bagno Vignoni sono circa 40 minuti di macchina. Minuti a cui dedicare ancora la vostra capacità di stupirvi.

Da una frazione all’altra: Bagno Vignoni, infatti, fa parte di San Quirico d’Orcia.
Chiamarla frazione, però, è quasi un sacrilegio: meriterebbe di essere considerato un paese a sé stante, cosa che viene data per assodata dai viaggiatori, tanto è bello.
Dominato da una grande vasca termale (Piazza delle Sorgenti), si trova nel cuore del Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia, a due passi dalla via Francigena.
Piazza delle Sorgenti ospita, in questo periodo, una fiabesca installazione a cura di Davide Dall’Osso, grazie al quale alcune ballerine-naiadi fluttuano sull’acqua.

Dietro la vasca, si trova il Parco dei Mulini, una scarpata dalla quale rivoli d’acqua calda si gettano in basso. Il luogo ideale in cui immergere i piedi, osservando il fiume Orcia poco più giù.
Dopo questa full immersion nella bellezza toscana, potete tornare a casa rinati. Parola mia!
Itinerari toscani per mangiare e dormire in Val d’Orcia
Mangiare:
- Ristorante degli Archi: il mio (o meglio: quello dei miei genitori). Vi consiglio di ordinare i pici all’Etrusca. Ah! E di dire che siete miei amici 🙂
- Ristorante Oreade – Castiglioncello del Trinoro
Bere:
Il Barrino, a Bagno Vignoni, in via del Gorello 44
Dormire:
- Per una vacanza di lusso, a Castiglioncello del Trinoro (ve ne ho parlato sopra)
- Castello di Spedaletto
- Come vi ho detto nel post, a Chianciano si trovano decine di hotel e b&b alla portata di qualunque portafogli.
2 risposte
Da toscana non posso che sottoscrivere l’itinerario che hai costruito! Pienza chiaramente è il pezzo forte e se piacciono paesini e borghi, io consiglio anche Monteriggioni, San Gimignano e Montepulciano
A Montepulciano vivono i miei ????