Fare digital detox in Italia pare essere particolarmente difficile, non solo se si ama viaggiare e condividere foto e video in tempo reale. Gli italiani, infatti, sono perennemente connessi. Salite su un mezzo pubblico e ve ne renderete subito conto: al posto di libri e quotidiani, smartphone, tablet e teste chine.
Credo però che sia necessario disconnettersi spesso. Io lo consiglio a tutti gli schiavi del telefonino, in particolar modo.
In questo articolo vi spiego perché fare digital detox, come riuscirci e i luoghi ideali in cui dimenticare le nostre propaggini digitali.
Digital detox: perché?
Ieri sono uscita con una mia amica, la quale si era dimenticata il telefono a casa. Dopo un primo momento di panico, è andato tutto per il meglio: avendo dato il mio numero di telefono al suo compagno, si è incamminata occhi all’orizzonte e passo lento in mia compagnia.
Io mi sentivo quasi in difetto: non appena sentivo una vibrazione, controllavo il telefonino. Altro che digital detox: digital “intox” nel mio caso! Ho persino preparato una presentazione per lavoro, nonostante le curve prese dall’autobus. Chissà, magari ero su Marte e nemmeno me ne sono accorta. Ogni tanto penso che il destino potrebbe prendersi beffa di noi perennemente connessi, mettendoci sotto il naso occasioni imperdibili di cui nemmeno ci rendiamo conto.
Quindi, perché fare digital detox? Ecco la mia top five:
- Per guardare il paesaggio che ci circonda
- Per guardare negli occhi il nostro interlocutore
- Per non lasciarci sfuggire qualche occasione
- Per rimanere da soli con i propri pensieri
- Per godersi davvero il viaggio, senza condividerne ogni secondo con il mondo intero
Digital detox: come farlo?
Non è difficile fare digital detox: tutto sta a iniziare. Domani avete una festa di compleanno? Volete fare una gita fuori porta domenica? Andrete in famiglia? Ecco, questi sono tre ottimi motivi per disintossicarsi un po’.
Facile a dirsi, vero? Eppure basta iniziare prendendosi una manciata di ore per sé. Iniziate, appunto, da quel compleanno-luogo-pranzo. Lasciate il telefono nella borsa per tutta la durata dell’evento. Se, però, siete dei tipi compulsivi (eccomi!), vi consiglio di lasciare la vostra protesi a casa.
I viaggiatori saranno inorriditi. Già li sento chiedersi come faranno con le fotografie. Eppure la risposta è semplicissima: portatevi dietro la macchina fotografica! Di questi tempi, mentre tutto corre alla velocità della luce, pensare prima di scattare una foto, modificarla e condividerla è quanto di più rivoluzionario si possa fare. E se avete bisogno di raccogliere le idee, esiste un metodo infallibile: il diario di viaggio.
Ne uscirete rigenerati. Inoltre, anziché scattare foto nei cosiddetti luoghi “instagrammabili” (che termine orrendo), farete caso a dettagli che sfuggiranno alla maggior parte delle persone.
Dove fare digital detox in Italia
Di seguito, tre posti in cui fare digital detox in Italia. Tutti sperimentati da me!
Val d’Aosta
Usare telefonino, pc, tablet e chi più ne ha più ne metta in Val d’Aosta è un sacrilegio. In questa magnifica regione è la natura a farla da padrona, e guai a chi non rispetta questa gerarchia!
Io ci sono stata a gennaio, per troppo poco tempo in realtà. Non ero più abituata al silenzio della montagna, sia di giorno che – soprattutto – di sera. Se ci fossi rimasta di più, i benefici sarebbero stati a lungo termine.
Cosa fare in Val d’Aosta se non camminare godendosi il panorama?
Digital detox significa lasciare lo smartphone in albergo e fare un’escursione da Glacier alla Conca di By. Rimarrete estasiati. Una volta in cima, potrete osservare la bellissima diga (ghiacciata d’inverno), sedendovi, come me, a mangiare un panino con la fontina. Ritroverete sensazioni ormai dimenticate e vi sentirete disintossicati.
Dove dormire in Val d’Aosta:
All’Hostellerie Le Lievre Amoreux di Valpelline. Delizioso e a due passi da Aosta.
Dimenticare il mondo digitale a Rocca Calascio (AQ)
Quasi tutto l’Abruzzo è ideale se si vuole fare digital detox. Io, però, ho scelto Rocca Calascio, location da sogno in cui non distrarsi troppo tra Instagram, Facebook e Twitter. Se andate a Calascio, rispettate il luogo portando solo voi stessi.
Questa rocca si trova nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Una location da favola, se si pensa che è stata set di molti film, tra cui Il Nome della Rosa e Ladyhawke.
Si tratta di un luogo mistico, estremamente silenzioso durante la settimana e pieno di stelle. Chi non ama avere un contatto troppo ravvicinato con se stesso, è bene che lasci perdere luoghi del genere, che portano inevitabilmente a osservare il mondo esterno e anche quello interno.
Non c’è “nulla” da fare a Rocca Calascio, se non ammirare la natura con rispetto reverenziale, passeggiare, chiacchierare con gli abitanti del posto e ascoltare il silenzio.
Dove dormire a Rocca Calascio
Al Rifugio della Rocca, albergo diffuso di rara bellezza. Immaginatevi di alzarvi al mattino e osservare le montagne illuminate dalla prima luce del giorno direttamente dalla finestra. Magari mentre bevete un bicchiere di acqua montana, che sgorga generosa dai rubinetti.
Un’esperienza purificante…
Digital detox obbligatorio a Ventotene
Il digital detox in Italia è possibile, quasi obbligatorio, in alcuni luoghi come Ventotene: i bar sono pochi, il wi-fi non funziona bene ovunque e la linea va e viene. Cosa volere di più?
Se avete bisogno di fare digital detox in coppia, poi, questo è il luogo ideale: romantico, con un faro bellissimo come punto di riferimento principale e il mare a dominare i ritmi dell’isola.
Cosa fare a Ventotene? Lunghe passeggiate “sensoriali”: i profumi, qui, sono meravigliosi! E poi: nuotate tra le acque smeraldo, gite in barca, lunghe soste al bar, in cui sorseggiare una bevanda osservando il tramonto.
Dove dormire a Ventotene
La mia esperienza è stata più unica che rara, visto che ho dormito nel faro della Marina Militare. Ho comunque un posto speciale per voi: l’Albergo Belvedere, che – come dice il nome – gode di una posizione privilegiata. Provare per credere!
Digital detox in Italia: conclusioni
Siamo iper-connessi con dei terminali e poco con il resto della vita. Credetemi: stiamo rischiando l’alienazione. Ho un blog e quindi lungi da me il demonizzare il web, ma mi rendo conto che, se non vengono usati come strumenti, internet e telefonini ci si ritorceranno contro (non l’hanno già fatto?).
Non voglio fare previsioni apocalittiche ma… pensiamoci. Dimentichiamoci delle nostre protesi anche per poche ore alla settimana. Ne guadagneremo in salute e presenza a noi stessi.
P.S. Ci si può disintossicare ovunque, se lo si desidera. Il primo passo è prenotare un volo e un albergo. Lasciando telefono e pc a casa.
- Post scritto in collaborazione con Momondo
8 risposte
Mi hai fatto venir voglia di un posto così. Dove non aver “nulla”da fare se non pensare, riposare, odorare, gustare, amare…
Grazie Benedetta… Io credo ci sia sempre più bisogno di posti del genere.
Tra le mete che hai scelto sono stata solo in Valle d’Aosta , e devo dire che concordo con te. Un detox digital in valle d’Aosta è il massimo…solo natura… è davvero da prendere in considerazione l’idea di passare qualche giorno staccati da tutta la tecnologia…
Si tratta di una regione splendida!!
Io ho un mio luogo personale (tra molti) per il digital detox: è un prato su una montagna vicino a dove sono nata. Ci andavo spessissimo e torno lì quando voglio respirare.
Ci andrei anche io subito!
Non so se ne sarei capace, ma potrebbe essere una sfida. Magari per tutta la famiglia.
giusto ieri avevo chiesto a mio figlio di farmi una commissione e lui mi ha risposto che non poteva, che aveva urgenza di tornare a casa perchè aveva la batteria del cellulare al 10%. Non era una scusa per non fare la commissione perchè dopo aver caricato il cellulare è uscito a farla. No, era proprio perchè non si muove più senza copertura e la batteria carica. E io sono come lui: senza cellulare mi sento persa.
COnsiderando che sono nata quando i cellulari non esistevano e vivevo benissimo, forse riscoprire che si può vivere anche senza non sarebbe male. Grazie dello stimolo.
Ti capisco cara. Anche per me non è facile. Del resto, per chi lo è di questi tempi? Proprio per questo bisogna provarci…