Festeggiare il proprio compleanno sulla Costa dei Trabocchi: un’idea romantica ma anche originale. L’Abruzzo, infatti, è una regione ancora relativamente poco battuta dal turismo e i trabocchi – palafitte in legno costruite per la pesca – cominciano a essere conosciuti soltanto ora.
Fare un viaggio sulla Costa dei Trabocchi non significa solo immergersi nelle tradizioni dei pescatori abruzzesi ma anche sperimentare come strutture vecchie e a rischio decadenza possano essere riprese e rivisitate in maniera egregia: mai cenato in un trabocco-ristorante?
In questo articolo, vi parlo della mia esperienza di due giorni su questo prezioso lembo di mare e di terra.
La Costa dei Trabocchi: un litorale da percorrere (in bici)

Se volete percorrere questo litorale, il modo migliore è la bicicletta. Per adesso è possibile solo in parte ma sappiate che tra qualche mese sarà pronta la pista ciclabile che da Francavilla al Mare porta a San Salvo. 42 chilometri di puro godimento. Potete rimanere aggiornati sullo stato dei lavori grazie al sito dedicato alla Via Verde.
Io mi sono “accontentata” della macchina, che però – come potete immaginare – permette un’esperienza di tipo diverso. La bicicletta (o i piedi, se lo preferite) vi permette di entrare a contatto con la natura con lentezza. Una parola magica e quantomai utile in questo tratto di costa, che io – purtroppo – ho trovato battuto dalla pioggia. Il fascino, però, rimane intatto qualunque sia la condizione meteorologica.
Vasto

Sono partita da Vasto, delizioso centro in provincia di Chieti, ricco di arte, storia e scorci sul mare. Vasto è una piccola città e potete visitarla tranquillamente in una manciata di ore. Usatela come base di partenza per il vostro giro sulla Costa dei Trabocchi, così come ho fatto io, se vi piace unire città e natura.
Vi consiglio anche di passare qualche ora meravigliosa a Vasto Marina, spiaggia dalla sabbia incredibilmente fine e dalle acque fluorescenti e pulite. La riconoscerete facilmente grazie alla Bagnante, statua di donna sulla sommità di uno scoglio, che si trova quasi a riva. In fondo, il Trabocco Cungarelle, che è anche un ristorante di pesce.
Cosa visitare a Vasto? Per prima cosa, il Castello Caldoresco, costruito nel 1439 e situato in pieno centro storico; e poi, oltre alle innumerevoli chiese, Palazzo d’Avalos, che apparteneva a una famiglia nobile di origine spagnola, la quale trasferì la sua corte a Vasto nel nel XV secolo. All’interno del palazzo, il Museo Archeologico più antico d’Abruzzo, la Pinacoteca Civica e il Museo del Costume Antico.
Punta Aderci

La parte più pregevole di Vasto è probabilmente Punta Aderci, dove si toccano – scusate il gioco di parole – punte d’estasi. Si tratta di una riserva naturale che mi ha un po’ ricordato la Cornovaglia per via delle falesie che si gettano nell’Adriatico. Campi di grano e papaveri e un trabocco che spunta all’improvviso, lasciando a bocca aperta. E poi spiagge di ciottoli e sabbia, rane, libellule e fenicotteri. Insomma, un’oasi di pace e bellezza, da percorrere a piedi o in bicicletta, per poi fermarsi a fare un tuffo.
Se siete fortunati, avvisterete anche delfini e tartarughe e, se vi fermate dopo il tramonto, vedrete le lucciole.
Un angolo di costa chietina indimenticabile e dove ho tutta l’intenzione di tornare. Perché la prossima volta la Costa dei Trabocchi voglio farmela in bici. Possibilmente godendomi il sole.
Il Trabocco Punta Torre

A Fossacesia si trova questo bellissimo trabocco, dal pontile piuttosto lungo. Decido di salire e osservarlo da vicino e, visto che incontro un signore, gli faccio qualche domanda: perché i trabocchi abruzzesi sono diversi da quelli pugliesi? Lui mi spiega che a fare la differenza è il fondale: sul Gargano, infatti, è subito profondo, motivo per cui i trabocchi non vanno molto oltre gli scogli. L’Adriatico abruzzese, invece, è caratterizzato da una minore profondità, almeno a riva, e questo permette a queste affascinanti palafitte di spingersi oltre.
Scopro che il signore in questione è proprietario del trabocco e ha un grande piacere nel raccontare la storia della sua seconda casa, i metodi di pesca tradizionali e altri aneddoti davanti a un mare che io ho trovato quasi in tempesta.
Costa dei Trabocchi: qualche curiosità

Io sono una viaggiatrice fissata con l’etimologia dei nomi. Sapete, quindi, da dove deriva “trabocco”? Le ipotesi sono tante. Forse viene dal latino trabs (legno) o forse dalla tecnica di infilare i pali attraverso i buchi. La parola potrebbe anche fare riferimento alle macchine guerresche, composte da una trave che girava intorno a un perno per lanciare pietre o fuochi.
Pare comunque che siano stati costruiti per evitare il mare aperto e, quindi, le intemperie. E pensare che io credevo che l’Adriatico fosse un mare calmissimo…
Dove mangiare sulla Costa dei Trabocchi

- Ho festeggiato il mio compleanno a Punta Cavaluccio, di proprietà della famiglia Verì, la più antica famiglia di traboccanti. Si trova a Piane Favaro e mangiare qui è estremamente suggestivo: potete persino vedere il mare sotto ai vostri piedi attraverso delle finestrelle in vetro che si aprono nel pavimento ligneo. Cosa mangiare? Non avete scelta: il buon menù (di pesce) è fisso.
- Non solo trabocchi: La Conchiglia, a Fossacesia Marina, è un ottimo ristorante-stabilimento! Buonissime le cozze alla dannunziana, ma anche le caserecce con fave e pesce erano indimenticabili.
Dove dormire

Io ho dormito al Baia Delphis Resort, un angolo di pace che affaccia sul mare e su un ennesimo, affascinante trabocco. Il posto è speciale e val bene una ricorrenza come il compleanno.
Tra l’altro, il ristorante è di ottima qualità: assaggiare la ricciola al caffè e caprino e il fantastico pane fatto in casa!
2 risposte
Un compleanno indubbiamente romantico! Tra il weekend a Ventotene e questo, credo avrei solo l’imbarazzo della scelta. L’idea di cenare su un trabocco, potendo addirittura vedere il mare sotto i piedi, deve essere suggestivo. Nella mia città avevamo un trabucco (così li chiamiamo in Puglia) ma dei vandali lo hanno dato a fuoco e non è stato più restaurato.
Comunque è il mio tratto preferito di costa adriatica quello dei trabocchi!
Infatti, come te, ho sempre detto trabucchi… Mi dispiace per quello che è successo in Puglia. Gli atti di vandalismo sono intollerabili! Ti auguro di venire presto da queste parti 🙂