Cosa vedere in Molise

Cosa vedere in Molise? Una domanda annosa, considerato che questa regione non gode – purtroppo – di grande fama.

Del Molise, fino a ieri, “conoscevo” solo Isernia e Campobasso. Poi una trasmissione tv (galeotta lei): ho visto immagini così belle che un sabato mi sono armata di giubbotto, cappello e guanti per fare un giro in una delle pochissime regioni “gialle” del Paese.

Ho respirato storia, arte e soprattutto natura e spero di donarvi un po’ di questo respiro, reale e metaforico.

Cosa vedere in Molise: pezzi di storia avvolti nel silenzio

Dunque, cosa vedere in Molise? La prima risposta a questa domanda è: pezzi di storia avvolti dal silenzio.

C’è silenzio, in Molise. Un silenzio interrotto per lo più dai suoni della natura e delle campane. Fortunatamente è una regione poco urbanizzata, per cui non è difficile scovare angoli di pace.

Ecco perché decido di trascorrere una giornata intera nella selvaggia provincia di Isernia, alla scoperta della storia sacra e profana di questo angolo d’Italia.

Il Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno

Cosa vedere in Molise: archi del complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno
Le Mainarde innevate

Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi che abbia mai visto.

Situata a Castel San Vincenzo (frazione Cartiera), l’abbazia benedettina è circondata dalle catene montuose delle Mainarde, della Meta e del Matese, già ricoperte dalla neve.

Una suora apre il portone della chiesa solo per noi. In effetti, a causa del Covid, è tutto chiuso in questo periodo. Sfortunatamente, quindi, non posso visitare la cripta dell’abate Epifanio, celebre per i suoi affreschi.

Grazie a questa suora, però, godiamo pienamente del silenzio di un luogo che, nonostante moderno in molte sue parti, sorge su un sito risalente agli anni prima di Cristo.

A condizionare maggiormente la storia del complesso sono stati soprattutto Longobardi, Franchi (guidati da Carlo Magno) e Saraceni. Questi ultimi distrussero quasi tutto: lo testimoniano i pezzi di mura e colonne che sorgono proprio di fronte alla chiesa, sull’erba battuta dai freddi venti di montagna.

All’interno c’è anche un piccolo museo che racconta l’affascinante storia di quella che era una vera e propria città monastica: l’edificio che possiamo visitare oggi, infatti, è solo uno dei tanti che si trovavano al suo interno. Basti vedere gli scavi al di là del fiume Volturno.

Il fascino del luogo è esaltato dai resti delle antiche arcate, che oggi incorniciano la basilica a mo’ di quadro.

Nessuna spiegazione può rendere le sensazioni che il piccolo nucleo di monache benedettine prova ogni giorno.

Cosa vedere in Molise: la sua natura incontaminata

A qualche centinaio di metri, si trovano le sorgenti del fiume Volturno, caratterizzate da acque cristalline e solcate da famigliole di anatre e oche.

Il tempo è brutto, eppure la sua cupezza mi regala sensazioni antiche. L’aria frizzante, il vento forte e gli alberi che si piegano gridano che l’autunno è nel suo pieno svolgimento.

Alle sorgenti del Volturno si trova la centrale idroelettrica dell’Enel, che produce energia pulita grazie a quello che è il fiume più importante del Sud Italia.

La bellezza di questo luogo è data anche dai borghi che si arrampicano sulle alture circostanti, luoghi-fantasma dove sembra non abitare nessuno. Li adocchi da lontano e ne carpisci immediatamente l’essenza misteriosa.

Natura incontaminata = solitudine beata

Cosa vedere in Molise: il lago di San Vincenzo
Lago di San Vincenzo

In effetti è questa una delle particolarità del Molise: la bassa densità abitativa, la predominanza della natura e il tempo rigido dell’autunno-inverno richiamano alla mente favole i cui unici protagonisti sono lupi e altre creature del bosco.

A proposito di bosco: ci piacerebbe visitare l’Eremo di San Michele a Foce, ma sbagliamo strada. O meglio: le indicazioni non sono chiare.

Dalle sorgenti del Volturno, ci dirigiamo verso la brulla montagna che le domina. Sulla strada c’è il segnale di “pericolo caduta massi”. Le curve accidentate sono infatti piene di sassi e il guard-rail, in certi punti, è sfondato. Alla fine dei tornanti, si apre la magnificenza di un bosco che sembra stregato (una settimana fa ho visitato un altro bosco del genere).

Siamo io, Mr F. e l’eco dei lupi delle favole che ci hanno tenuto compagnia da bambini. Forse, attraversando il bosco, potremmo raggiungere l’eremo, ma lo ammetto: il timore ha la meglio e optiamo per un paese fantasma. Non vogliamo fare la fine di Cappuccetto Rosso.

Cosa vedere in Molise: i suoi borghi fantasma

Forse non tutti sapete che in Molise ci sono ben quattro borghi annoverati tra i più belli d’Italia: Fornelli, Frosolone, Oratino e Sepino.

Il mio giro, però, ne prevede altri…

Castel San Vincenzo

Il vento è sempre più forte e il cielo sempre più grigio. Gli avventori? Nessuno. Solo qualche sparuto abitante che si reca all’alimentari o mette appena il naso fuori dalla porta.

Ecco perché quando mi chiedono cosa fare in Molise, io rispondo: godere della solitudine. Per chi non la teme, essa si rivela una panacea.

Castel San Vincenzo – il paese che ospita il monastero benedettino di cui vi ho parlato poco sopra e che ha dato i natali a Papa Celestino V – rispetta questo bisogno. Abbarbicato sulla roccia come uno stambecco e circondato dalla natura incontaminata, è di difficile accesso per coloro che cercano l’appariscenza.

Percorretene i vicoli a zigzag: scoprirete scorci da favola sul lago di San Vincenzo dietro archi e casupole che sembrano disabitate.

Mi fermerei di più, ma ho fame. E freddo.

Rocchetta Alta

Cosa vedere in Molise: parte del borgo di Rocchetta Alta
Parte di Rocchetta Alta

Se non ne avete ancora abbastanza di solitudine, allora Rocchetta Alta fa al caso vostro. Trattasi, infatti, di un borgo fantasma di origine medievale.

La parte bassa è abitata, ma da lì a pochi metri lo scenario cambia completamente: ai lati della via principale si aprono (letteralmente) edifici  e chiese abbandonate.

Attenzione: non entrate in nessuna di queste costruzioni pericolanti! Percorrete solo la via centrale e limitatevi ad ammirare il resto dall’esterno.

Le (ex) abitazioni, le (ex) chiese e l'(ex) municipio sono ormai dimore di uccelli, ragnatele e rampicanti che hanno preso il sopravvento. L’atmosfera è surreale: il vento ulula con rabbia e noi ci sentiamo fantasmi, esattamente come i veri abitanti di Rocchetta Alta.

Inquietudine e fascinazione si intrecciano come i rovi di questo luogo nel quale camminare con rispetto reverenziale.

Nonostante la natura sia ormai la padrona incontrastata, ammiro anche i portali in pietra, gli stemmi e i balconi in ferro battuto.

Dobbiamo dire “grazie” ai Saraceni e ai terremoti se oggi Rocchetta Alta è la fotografia consumata di ciò che era un tempo. Ma come tutte le vecchie fotografie, ha un che di soprannaturale che la rende eterna.

Dove mangiare in Molise

Cosa fare in Molise: locanda Belvedere a Castelnuovo al Volturno
La locanda

Un buon pranzo ristora l’animo dopo esperienze quasi al limite. Scegliamo la Locanda Belvedere, a Castelnuovo al Volturno.

Vi consiglio di provare il filettino di maiale senapato con misticanze e frutta e le fettuccine cervo e porcini. Una cucina tradizionale e delicata allo stesso tempo, che ha ricevuto vari riconoscimenti. Il contesto naturalistico in cui sorge il ristorante, poi, è unico.

Facebook
Twitter
LinkedIn

Altri articoli

Cosa fare a Bangkok: statue del Palazzo Reale

Cosa fare a Bangkok in 5 giorni

Capire cosa fare a Bangkok non è un gioco da ragazzi: la capitale della Thailandia è enorme e passare da un quartiere

Scoprire l'Egitto a Roma: il Pantheon di sera

Scoprire l’Egitto a Roma

Scoprire l’Egitto a Roma. Come? Iniziando dal Pantheon.  Quasi sempre lo troverai pieno zeppo di turisti. Se, come me, non sei un

24 risposte

  1. “Natura incontaminata = solitudine beata”: leggendo queste parole ho subito pensato che in Molise potrei sentirmi perfettamente a casa! Una regione che non conosco affatto, purtroppo, ma mi hai fatto venire voglia di rimediare perché i paesaggi sono stupendi. E poi non ho mai visitato un borgo fantasma e la cosa mi incuriosisce molto. Il filettino di maiale senapato direi che è la ciliegina sulla torta 🙂

  2. Mi è piaciuta molto la tua ode al Molise! Una regione, è vero, troppo spesso trascurata dal turismo e che invece tra i suoi boschi e i suoi silenzi nasconde dei veri gioiello come l’abbazia di San Vincenzo con quelle arcate solitarie.

  3. Ho seguito il tuo tour su Instagram e aspettavo un articolo con le tue impressioni, che non posso che condividere. È una regione che nasconde mille sorprese, e sono sicura che anche tu ci ritornerai presto!

  4. Ho seguito le tue avventure su IG ed ho provato una profonda invidia! Mi hai fatto scoprire un posto bellissimo che poi non è manco tanto lontano da me, peccato al momento sia relegata in zona rossa. Sarà una delle prime escursioni che farò appena sarà possibile.

  5. Mi fa davvero piacere che tu abbia apprezzato la mia regione, un luogo incontaminato, immerso nella natura e poco conosciuto. Di cose da vedere ce ne sono molte e spero che questo piccolo assaggio ti abbia messo la curiosità nel conoscere altri luoghi del Molise.

  6. Non sono mai stata in Molise ma devo ammettere che mi ispira tantissimo soprattutto perchè è ancora poco turistica e molto selvaggia: io ci andrei a nozze! Chissà, magari l’anno prossimo riesco ad organizzare un on the road in questa piccola e meravigliosa regione!

  7. Non sono mai stata in Molise ma mi ha sempre ispirato molto, il tuo racconto me lo conferma: pace, silenzio, borghi fantasma, sarebbe perfetto da visitare in questo periodo!

  8. Da alcuni anni a questa parte inizio sempre più a prediligere mete poco conosciute e fuori dal turismo di massa e stavo pensando proprio al Molise! Ho scoperto diversi luoghi interessanti da visitare, grazie!

  9. Mi è piaciuto molto questo tuo itinerario. Anch’io sono spesso a caccia di silenzio. E poi adoro la natura e i borghi fantasma e non. Insomma, il Molise è proprio una delle regioni che conosco poco e a cui vorrei dedicare qualche giorno nel prossimo anno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

On this website we use first or third-party tools that store small files (<i>cookie</i>) on your device. Cookies are normally used to allow the site to run properly (<i>technical cookies</i>), to generate navigation usage reports (<i>statistics cookies</i>) and to suitable advertise our services/products (<i>profiling cookies</i>). We can directly use technical cookies, but <u>you have the right to choose whether or not to enable statistical and profiling cookies</u>. <b>Enabling these cookies, you help us to offer you a better experience</b>.