Conero: cosa fare e vedere nella Riviera e oltre

Erano anni che volevo andare al Conero, ma – chissà perché – ho sempre rimandato. Sarà che non avevo mai associato le Marche al mare. Voglio dire: non a un mare “interessante” (non me ne vogliano i marchigiani, ma conoscevo altro della loro regione).

Inutile dire che il 2021 è stato l’anno della scoperta. Per questo non posso che raccontarvi cosa fare e vedere al Conero, speciale angolo dell’Italia centrale.

Cosa vedere al Conero: i borghi e le spiagge

Se mi si chiede cosa fare al Conero, la mia risposta più spontanea è: tuffatevi nelle sue acque fluo e profonde (come piacciono a me!).

Niente rive infinite: bastano pochi passi e si è già immersi fino al collo in un’acqua che – anche se non propriamente trasparente per via del suo fondale gessoso – riempie gli occhi con il suo incredibile colore.

Numana

Conero: porzione di cuore con la scritta "Viviamo Numana"
ViviAmo Numana

Avevo già sentito parlare di Numana e ho voluto vederla con i miei occhi. Questo borgo è salito alla ribalta negli ultimi anni e a ragion veduta: è sicuramente uno dei più belli del Conero e la cura con cui è trattato dall’amministrazione e dagli abitanti lo rende un gioiello.

Indipendentemente dalle architetture, per quanto ragguardevoli (passatemi questo termine desueto), sono degni di nota il suo composto raccoglimento, la vitalità che vi si respira, l’armonia di ogni facciata. E poi le piante, la vista sul mare, l’aura da signora chic

A proposito di vista sul mare, vi suggerisco di raggiungere con i vostri piedini Piazza Nuova, con la sua terrazza panoramica e la panchina dell’amore: da qui lo sguardo può spaziare su tutta la bellezza di questo verdeazzurra dell’Anconetano.

Se volete provare una spiaggia a Numana, vi consiglio quella dove sono stata io: la spiaggia Del Frate. Sassosa, come quasi tutto il Conero, ma facilmente accessibile, libera (almeno in parte) e circondata dalla macchia mediterranea.

Mezzavalle

La spiaggia di Mezzavalle vista dall'alto
Mezzavalle

Mezzavalle non è un borgo, ma una spiaggia, per di più selvaggia e isolata. Sicuramente un must per chi si chiede cosa fare al Conero, ma anche per tutti i ragazzi della zona che – lungi dal poter campeggiare – si svegliano prima dell’alba per goderne da qua. Dicono che lo spettacolo sia unico, ma ammetto di non averlo sperimentato in prima persona.

Unico neo: per raggiungerla bisogna dotarsi di energia, scarpe comode e poca roba da portarsi dietro. Il sentiero, infatti, è piuttosto impervio e ripido. Nulla che non si possa fare se si è un minimo allenati (e pazienti).

Ma da dove si imbocca la polverosa stradina piena di improvvisi scorci su questa bellissima spiaggia? Venendo da Ancona e percorrendo la Strada Provinciale del Conero, è situata circa 400 m prima della rotonda di Portonovo. Esistono un paio di parcheggi, ma la brutta notizia è che bisogna prenotare il proprio posto sulla spiaggia, per quanto libera. Lo si può fare tramite l’app I Beach, che l’amministrazione ha implementato allo scopo di contingentare gli ingressi.

Nonostante la scelta non mi abbia trovata particolarmente entusiasta, la bellezza del luogo vale lo sforzo. Sulla spiaggia c’è un bar, ma scordatevi distrazioni: qui si fa il bagno, ci si abbronza e poco altro (evviva!). Se si vuole raggiungere Mezzavalle in maniera più agile, sappiate che a Portonovo potete noleggiare sup e canoe.

Sirolo

Una delle spiagge di Sirolo, sul Conero
Foto di Giorgio Giorgi da Pixabay

Altro bellissimo borgo è Sirolo, anche se purtroppo l’ho visto di sfuggita. Del resto, ho dovuto concentrare il meglio delle cose da fare al Conero in soli 4 giorni, per cui non posso non essere sintetica.

Ad ogni modo, Sirolo coincide anche con le sue bellissime spiagge. Una su tutte: San Michele, che non ha nulla da invidiare alla vicina e più famosa Spiaggia delle Due Sorelle. Se volete un consiglio, prenotate allo stabilimento Da Silvio e provate l’omonimo ristorante (in particolare i moscioli, cioè le cozze locali).

Marche: non solo Conero, non solo mare

Se il Conero coincide quasi esclusivamente con borghi e spiagge, il resto delle Marche non è certo da disdegnare.

Mi riferisco a quelle “porzioni” quasi attaccate al Conero, che rivelano bellezze di tutt’altro tipo e, secondo me, assolutamente da non perdere.

Grotte di Frasassi

Stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Frasassi
Grotte di Frasassi

Queste magnifiche grotte sono il più importante complesso ipogeo d’Europa, che si trova a un’oretta dalla Riviera del Conero.

Bisogna prenotarsi online, la visita è guidata e dura più o meno due ore.

Vale la pena? Decisamente. Una volta varcata la soglia, si entra in un altro mondo, fatto di colossali stalattiti e stalagmiti, che sembrano più opere d’arte che invenzioni della natura. Il bianco delle formazioni calcaree si alterna, in alcuni punti, al verde smeraldo del torrente Sentino.

Un altro piccolo suggerimento

Una volta usciti, vi consiglio di dirigervi al Tempio del Valadier, chiesetta scavata nella roccia per volere di Papa Leone XII. Bisogna seguire le indicazioni “Santuario della Madonna di Frasassi” fino allo spiazzo che indica “Presepio vivente”. Da lì si prosegue a piedi e in salita, ma lo spettacolo finale è grandioso: elementi neoclassici e pura roccia si fondono, a formare un tutt’uno armonioso, circondato da un panorama montano di immenso fascino.

Ancona

Traghetti al porto di Ancona
Ancona

Infine, se mi chiedete cosa fare al Conero, vi rispondo: visitate Ancona, visto che possiamo considerarla la sua “capitale”.

Ancona è una città poco conosciuta, ma ingiustamente. A me basta il suo essere un grande porto a renderla appetibile,

Ecco una breve lista delle cose che ho fatto e visto in quei giorni:

  • Il Passetto, un parco in cui passeggiare osservando l’Adriatico. Indubbiamente il punto più interessante del capoluogo marchigiano. Lasciandosi alle spalle il Monumento ai Caduti, si può scendere a piedi o prendere un ascensore panoramico poco più in là: ci si ritrova in una via dominata da ristoranti e colorati depositi di pescatori;
  • Il Duomo di San Ciriaco, raggiungibile previa salitona. Anche da qua si può godere di una vista sensazionale sul mare. La chiesa è un pregevole esempio di contaminazione tra romanico e bizantino;
  • Piazza del Plebiscito, la “piazza dei giovani”. La sua forma particolare è dominata dalla statua di Papa Clemente VII, situata di fronte alla Chiesa di San Domenico. Gli eleganti palazzi e locali fanno il resto.

Mangiare

Conero: dove mangiare. Semifreddo al pistacchio Da Silvio
Semifreddo al Pistacchio da Silvio

Provate sardoncini (alici) scottadito, le vere olive all’ascolana e i maccheroncini di Campofilone. Ma anche lo stoccafisso all’anconetana. Ecco dove (tutto testato da me):

  • Ristorante Bar Da Maria, Frazione Pierosara, 67 (Genga). Qui, però, sono d’obbligo funghi e tartufo;
  • Palazzo Jona Ankon Bistrò, Corso Giuseppe Mazzini, 5 (Ancona);
  • Ristorante Da Silvio, Via Saletto, 1 (Sirolo).
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