Cinque libri che fanno viaggiare

Libri che fanno viaggiare: con la mente, certo, ma anche con il corpo. Perché a chi non è capitato di partire ispirato da una storia?

Mi pongo questa domanda davanti a un buon caffè e mi rispondo con questo post per appassionati di libri. Soprattutto, di libri che fanno viaggiare. Perché non c’è nulla di più bello che ripercorrere i luoghi di cui si è già letto nelle nostre storie preferite.

Libri che fanno viaggiare: la mia top 5

Una Piccola Libreria a Parigi

Libri che fanno viaggiare: copertina di Una Piccola Libreria a Parigi
Una Piccola Libreria a Parigi

Una Piccola Libreria a Parigi, di Nina George, è un romanzo delizioso ma inadatto a chi fa della lettura un vanto snobistico. Se dovessi associarlo a un sapore, sarebbe sicuramente quello di un macaron.

È la storia di Jean Perdu, proprietario introverso di una libreria “acquatica”: non un negozio normale ma un battello sulla Senna. Non una qualunque libreria ma una farmacia letteraria (non me ne voglia la libraia di Firenze ma è arrivata prima Nina George).

Un giorno, Jean – stanco della sua solita vita, sviluppata in profondità ma poco all’esterno – decide di mettersi alla ricerca del suo amore perduto a bordo della Lulù, libreria-battello. Insomma, leva l’ancora in tutti i sensi.

È vero, ci sono delle banalità. Ed è anche vero che in certi punti si arriva a vertici da romanzo rosa. Nonostante questo, ho riscontrato nell’autrice una delicatezza e un tocco che mi hanno colpita.

Nina George, in fin dei conti, parla del progressivo scongelamento di un’anima pietrificata dall’abitudine. Forse il lieto fine e la relativa facilità con cui avviene il processo sono un po’ ingenui, ma diciamoci la verità: non leggiamo anche per trovare un lieto fine, una speranza?

Insomma Una Piccola Libreria a Parigi è uno di quei libri che fanno viaggiare.

Viaggio intrapreso:

Da Parigi alla Provenza lungo la Senna. Su un battello pieno di libri.

Guida Galattica per gli Autostoppisti

Libri che fanno viaggiare: Guida Galattica per gli Autostoppisti
Guida Galattica per gli Autostoppisti

Libri che fanno viaggiare, sì, ma solo con la fantasia in questo caso. A meno che non siate Samantha Cristoforetti. E anche lì… Non è detto che troviate i pianeti visitati da Arthur Dent e Ford Prefect.

È difficile recensire un tomo del genere, soprattutto per la varietà di eventi surreali – e spesso privi di logica – che vi accadono.

Riassumo: trovo la guida di Douglas Adams geniale e più profonda di quanto non si pensi. Goliardia e divertissement in abbondanza ma anche riflessioni sulla vita, sulla morte e su quello spaventoso nulla che è lo spazio, inteso in un’accezione larga.

Esilarante, a tratti noioso (la colpa, a mio avviso, è della lunghezza), capace di far sentire stupido il lettore razionale. Mi è capitato più volte di non trovare il bandolo della matassa, di non ricordarmi personaggi ed eventi ma credo si tratti di una normale reazione alla “bulimia” narrativa dell’autore, che ha riempito le pagine di dialoghi, nomi impronunciabili e accadimenti.

Da leggere nel caso in cui temiate di trovarvi, un giorno, su un altro pianeta a causa dell’esplosione della Terra.

Viaggio intrapreso

Nello spazio (infattibile) e nei meandri delle fantasie più spinte (fattibilissmo).

Libri che fanno viaggiare: L’Insostenibile Leggerezza dell’essere

Libri che fanno viaggiare: copertina de L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere
L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere

L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere, di Milan Kundera, è sicuramente un pilastro della letteratura contemporanea. Tomáš, Teresa, Sabina, Franz sono i quattro tormentati protagonisti di questa storia, che intreccia temi quali amore, infedeltà, storia, rivoluzione.

Una volta finito questo romanzo, ci si trova quasi in uno stato di sospensione. Avvolti dalla malinconia, dal senso dell’ineluttabilità della vita, dalle contraddizioni dell’amore, dal pensiero largo e profondo di un autore che non divide il sentimento dalla sua assenza ma ne analizza, appunto, le sfumature.

L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere va letto piano, per assaporarne delicatezza e levatura.

Viaggio intrapreso

A Praga, negli anni della famosa Primavera. E nelle campagne circostanti.

Il primo giorno della mia vita

Copertina de Il Primo Giorno della mia Vita
Il Primo Giorno della mia Vita

Tra i libri che fanno viaggiare, inserisco anche Il Primo Giorno della mia Vita, di Paolo Genovese.

Quattro i protagonisti di questo romanzo: Emily, una ragazza rimasta paralizzata dalla vita in giù per un incidente; Aretha, poliziotta cui è morta la figlia adolescente; Daniel, bambino obeso della pubblicità; Napoleon, motivatore demotivato. Ad accomunarli: l’infelicità e il tentativo di suicidarsi.

Si tratta di una favola metropolitana, in fondo; una favola con un finale non del tutto lieto ma carico di speranza. In mezzo, l’incontro con un angelo, una vita parallela nell’aldilà e la propria vita vista da fuori.

Viaggio intrapreso

Nella nostra parte oscura. E in una New York tipicamente cinematografica.

Libri che fanno viaggiare: Patria

Copertina di Patria, di Fernando Aramburu
Patria

Libri che fanno viaggiare nella storia recente e in una delle zone calde della Spagna: i Paesi Baschi.

Si tratta della storia di due famiglie, quelle di Joxian e Txato, amici di vecchia data e vicini di casa. Così come amiche sono Miren e Bittori – le loro rispettive mogli – nonché i loro figli. Almeno fino a quando la vita di Txato – e, con lei, l’amicizia delle famiglie – non viene spezzata dall’ETA.

Da quel momento, la moglie non riesce a darsi pace e si mette alla ricerca della verità.

Viaggio intrapreso

San Sebastián e dintorni.

Vi è piaciuta la mia lista? Quali sono, per voi, i libri che fanno viaggiare?

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4 risposte

  1. “La piccola libreria di Parigi” e “Patria” sono già nel mio carrello Amazon da qualche mese, sono molto tentata di aggiungere “il primo giorno della mia vita” e comprarli subito. Hai scelto dei libri che mi sembrano bellissimi e soprattutto non banali, peccato per me aver letto solo quello di Kundera. Un libro che fa viaggiare è prezioso, ultimamente cerco sempre spunti tra le pagine che leggo, sono diventata esigente ???????????? e anche un libro leggero può far riflettere, non serve necessariamente sciropparsi tutta la produzione letteraria di Eco!
    Un bacione Roby

  2. Molto interessante!
    “Patria” l’ho letto proprio durante il mio viaggio nei Paesi Baschi lo scorso autunno: mi piace, se possibile, abbinare ai viaggi una lettura ambientata lì, aiuta ad immergersi meglio nell’atmosfera – da una parte e dall’altra.
    Ti aggiungo anche “La società letteraria della torta di buccia di patate di Guernsey” di A. M. Shaffer – che mi ha ispirata per il mio viaggio nelle Isole del Canale lo scorso anno e che ho trovato molto terapeutico

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