Bologna in 2 giorni: itinerario e chicche (dotte e grasse)

Bologna in 2 giorni sembra il titolo di un giallo: in effetti, è un crimine limitarsi a un fine settimana per scoprirla. Lo so, si può dire di molte città, ma a Bologna sono particolarmente affezionata, come se ci avessi vissuto.

Io l’ho girata avendo solo un paio di punti di riferimento in mente. A voi ne darò di più. Perché Bologna ha un cuore palpitante difficile da contenere.

Bologna in 2 giorni: cosa vedere

Camminare sotto i portici bolognesi, secondo me, è una di quelle cose che prima o poi vanno fatte. Storia, eleganza, colore: tre aggettivi che si adattano alla perfezione a questo romantico reticolato che si snoda lungo la città.

Invidio le città dotate di portici: ti proteggono dal maltempo o dal caldo eccessivo come delle belle braccia paterne. Ma dove conducono i portici del capoluogo dell’Emilia Romagna? Ovunque: sono 38 chilometri solo nel centro storico!

Piazza Maggiore e dintorni

La Fontana del Nettuno di Bologna di sera, circondata da persone
Fontana del Nettuno

Per prima cosa, mi sono diretta a Piazza Maggiore, la piazza principale della città. Che poi ho scoperto solo in quell’occasione non chiamarsi Piazza Grande, come cantava Lucio Dalla. È così, infatti, che la chiamano i suoi abitanti.

Basta fermarsi qui trenta secondi per assorbire tutto il fascino della città: la Basilica di San Petronio fa a gara – quanto a bellezza – con la Fontana del Nettuno, che a sua volta fa a gara con i palazzi dei Banchi, del Podestà,  dei Notai e d’Accursio.

A proposito di quest’ultimo: sbirciate nel cortile del pozzo. Ne vale la pena, anche per osservare Piazza Maggiore da una prospettiva insolita.

Lasciatomi il cortile del pozzo alle spalle, ho attraversato nuovamente la piazza e imboccato Via delle Pescherie Vecchie: ho fatto un salto indietro nel tempo, quando macellai, conciatori di pelli e pescivendoli urlavano per attirare l’attenzione dei passanti. Oggi l’allure è differente, ma nemmeno troppo: tra un negozio elegante e una trattoria, pesci, frutta e tagli di carne che penzolano ai lati.

Bologna in 2 giorni: scorcio di via delle pescherie vecchie
Via delle Pescherie Vecchie

Di sera, non dimenticate di buttare un occhio a Via d’Azeglio, ravvivata dalle parole illuminate di Cesare Cremonini.

Bologna in 2 giorni: la Basilica di Santo Stefano

Piazza Santo Stefano e l’omonima basilica sono degli spettacoli per il cuore e per l’anima. Bologna in due giorni deve prevedere una visita a questo insieme di edifici di culto, che già da fuori si presentano in tutta la loro eccezionalità.

La loro costruzione iniziò nell’VIII secolo e comprende la Chiesa del Crocifisso, il chiostro medievale, la Basilica del Sepolcro, il Cortile di Pilato, la Chiesa della Trinità e la Basilica dei protomartiri San Vitale e Sant’Agricola.

Complesso delle Sette Chiese: così si chiama. All’interno, tra l’altro, trovate una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Credetemi se vi dico che si tratta di un luogo incredibilmente suggestivo. Io ho avuto la fortuna, la domenica mattina presto, di trovare tutto aperto e con pochi turisti erranti. Un paradiso!

Considerate anche che la piazza – circondata da edifici splendidi – la sera si anima per via di ristoranti e locali dominati da un comune denominatore: l’originalità.

L’Archiginnasio

L’Archiginnasio merita un capitolo a parte quando si parla di cosa fare a Bologna in 2 giorni (ma anche in uno solo)! Si tratta, infatti, del palazzo più bello della città nonché della sede dell’università più antica del mondo (Bologna la dotta…).

Da metà ‘800, invece, ospita la biblioteca ed è anche spazio per mostre di varia natura. Io mi sono ritrovata in mezzo a una mostra di maschere e burattini: meraviglia pura. Del resto, siamo in periodo carnevalesco e Bologna (la grassa…) conosce bene i frizzi e i lazzi di noti personaggi carnascialeschi. Si pensi a Balanzone, il famigerato avvocato bolognese preso in giro nella Commedia dell’Arte.

All’interno dell’Archiginnasio si trova anche il Teatro Anatomico, dove i futuri medici studiavano anatomia dissezionando cadaveri: lo vedete quel piano marmoreo bianco come il latte nella foto in basso a destra?

Bologna in 2 giorni: via Piella e il Canale delle Moline

Bologna è chiamata anche “piccola Venezia”. Il perché è presto detto: è percorsa da canali, anche se perlopiù invisibili.

Eppure basta andare in via Piella e aprire una piccola finestra sotto il portico per accorgersi della sua “seconda natura”. Una chicca che i turisti stanno cominciando a conoscere sopratutto tramite Instagram, social non nuovo a questo tipo di svelamenti.

Peraltro, sul lato opposto a quello in cui si trova la finestrella, il canale delle Moline è meglio visibile; ma le mode, si sa…

Finestrella di via Piella
La famosa finestrella

FICO Etalyworld

Infine, se vi rimane del tempo, potete fare un salto da FICO, il parco del cibo più grande del mondo: si trova non troppo lontano dall’aeroporto, quindi potreste fare una sosta all’arrivo o poco prima di ripartire, semmai veniste in aereo.

Ma diciamocela tutta: Bologna è efficientissima quanto a mezzi, per cui non ci sono scuse. Esiste persino il FICOBUS, che si può prendere in pieno centro.

Cosa si fa da FICO? Si mangia bene, si acquistano prodotti Made in Italy di ottima qualità, si partecipa a esperienze legate al cibo.

Bologna in 2 giorni: dove mangiare

  • La Sberla Bistrot. A due passi da Piazza Maggiore c’è un ristorantino che propone pochi piatti ma ottimi. Io ho assaggiato i tortellini in brodo e il calamaro ripieno (il pesce arriva fresco direttamente dalle Marche).
  • Nei ristoranti di FICO. In particolare, vi consiglio Il Teatro della Carne: provate l’hamburger al tartufo ma anche la verdura del giorno. Ma anche Trattoria Gnocco e Tigelle. Da provare, le tigelle (appunto): eccezionali!

Bologna in 2 giorni: dove dormire

Casa Miramonte senza dubbio: è un bed and breakfast di alto livello e si trova in una zona affascinante e colorata a 700 mt da Piazza Maggiore. I prezzi sono giusti, ma la colazione non è servita.

 

 

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