Eindhoven. Una città diversa, a suo modo affascinante.
Cosa fare e cosa vedere in questo luogo surreale?
All’inizio del post, come sempre, le mie impressioni. Sotto, le tappe fondamentali.
Eindhoven: le mie impressioni
Difficilmente si va a Eindhoven. La città olandese, infatti, è più un luogo di passaggio per mete più griffate come Amsterdam che una meta in sé. Del resto, è da tempo uno scalo importante della Ryanair.
Ho sempre pensato, però, che a ogni luogo vada data a un’occasione. E poi, da sempre sono attratta dai posti poco conosciuti e bazzicati dai turisti.
È così che ho deciso di fermarmi una notte a Eindhoven, prima di ripartire per l’Italia. Con Eindhoven, infatti, concludo il mio viaggio in Olanda, che in tanti avete seguito con passione qui sul blog (qui gli altri articoli) e su Instagram.
Cominciamo con il dire che, a primo impatto, non ho provato sensazioni positive. Non so se vi sia capitato ma a me, in alcune occasioni, succede di sentirmi subito a casa. Non mi riferisco tanto a motivazioni estetiche quanto all’insondabile, all’atmosfera di un luogo.
Mi spiego meglio: arrivata a Porto, come ho messo piede a terra, ho percepito qualcosa di magico. Eppure, di Porto non avevo ancora visto nulla. Ricordo, come prima immagine, una piazzetta, una chiesetta e una discesona che andava chissà dove.
Un esempio negativo, invece: Leeds. L’ho trovata da subito inquietante, sorta di Gotham City inglese che non mi avrebbe mai davvero accolta. Stessa cosa a Eindhoven.
Per fortuna che non mi fermo mai alla prima impressione e, anzi, quando ne ho una cattiva, decido di esplorare con più curiosità.
Cosa vedere a Eindhoven
Piazza Markt e la chiesa di Santa Caterina

Impossibile non passare da Piazza Markt, anche solo per sbaglio: è il cuore pulsante di Eindhoven.
Io ci sono arrivata domenica sera, quando gli operai la stavano sgomberando dalle bancarelle. Ogni sabato, infatti, si tiene un grande mercato in questa piazza e mi è dispiaciuto essermelo perso.
Essendo nel centro “storico”, è da qui che vi conviene partire per il vostro tour. Sappiate solo che io ho cominciato a inanellare vie a caso, senza trovare nulla di particolarmente interessante. Tanto meno la piazza in sé: ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa a questa città. L’anima, probabilmente.
Di sera ho avuto modo di ricredermi, grazie a un ristorante e a un caffè di cui vi dirò più sotto. Tenete a mente la Stratumseind, intanto. In questa via si susseguono i negozi e i locali più interessanti della città.
Quanto alla Chiesa di Santa Caterina, che amiate le chiese o meno, i suoi tetti gotici saranno sempre sotto al vostro naso (anzi: sopra). Se, passeggiando, avete bisogno di un punto di riferimento, eccovelo qui. Del resto, le torri sono molto alte (75 mt.) e fanno concorrenza agli altri edifici svettanti della città.
Nonostante le chiese gotiche, all’interno, siano per lo più spoglie, vi consiglio comunque di entrare. I motivi sono due: il carillon regalato alla chiesa dalla Philips e alcuni reperti archeologici interessanti.
A proposito della Philips: la sede è proprio a Eindhoven!
Il Museo Philips e il Museo Van Abbe
Come avrò ripetuto nmila volte, io non vado per musei se ho poco tempo a disposizione. Se, però, ne avessi avuto di più, avrei sicuramente scelto il primo. Innanzitutto, è in centro. In secondo luogo, chi non ha almeno un aggeggio della Philips in casa?
Questa azienda è entrata a far parte della storia di ciascuno di noi. Sono certa, quindi, che racconti anche un po’ della nostra vita.
I birilli volanti di Eindhoven

E adesso passiamo all’arte contemporanea e al design. Ecco, io non ho una particolare inclinazione per nessuno dei due. Non che non mi piacciano le sperimentazioni o la modernità. Alle volte, però, ritengo che dietro a queste parole si nascondano delle prese in giro.
Con tutta l’apertura mentale del mondo, non sono riuscita a trovare attraente (e nemmeno divertente) l’installazione di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. Mi riferisco ai 10 birilli gialli che campeggiano in mezzo a una grande aiuola alla fine della John F. Kennedylaan.
Mi sono limitata a scattare qualche foto a quello che è diventato il simbolo (?) di Eindhoven, chiedendomi il perché di tutto questo…
È anche vero che, quando una città nasce industriale, ha più libertà di “manovra”: non ci sono monumenti da preservare a Eindhoven. Inoltre, se il giallo dei birilli, i grattacieli svettanti e le forme atipiche servono a dare maggior movimento a un posto per lo più freddo e grigio, allora ben vengano.
L’Evoluon

Beh, anche questo edificio non rientra esattamente nei miei gusti. Andrebbe visto di notte, perché pare che sembri un disco volante. Di certo, va considerata la data in cui venne costruito: il 1966. Per l’epoca, fu certamente innovativo.
Le sperimentazioni di Eindhoven
Come ho già scritto, Eindhoven è una città prevalentemente industriale. Non le si rende giustizia definendola solo così, però: sappiate che la città ospita l’accademia di design migliore del mondo.
Questo significa studenti provenienti da ogni dove, edifici dalle forme più strambe e quartieri in via di riqualificazione grazie a street art e riutilizzo dei materiali.
Eindhoven è una città dove la creatività, indubbiamente, non manca.
Camminando in mezzo ad aiuole piene di tulipani ancora chiusi ma gialli da far male agli occhi, mi sono imbattuta in Strijps-S. L’immenso quartiere, illuminato dall’insolito sole di febbraio, è un susseguirsi di officine creative, scale in ferro, vecchi utensili trasformati in sedie, vetrate infinite, laboratori per bambini.
Passeggiate da queste parti per rendervi conto di cosa significhi innovare.
Anne Frankplantsoen

Questo bellissimo giardino vi regalerà momenti idilliaci. Il parco è grande ma io ne ho percorso solo un pezzetto, in attesa di decollare per Roma.
Camminare fiancheggiati da un ruscello e dalle belle case con i tetti a punta olandesi è un’esperienza che ci ricorda quanto questo popolo tenga alla natura. Mi piacerebbe avere, in Italia, dei luoghi così curati, silenziosi e puliti.
Dove mangiare e dormire a Eindhoven
Come in tutta l’Olanda, vi conviene cercare qualche ristorante etnico. L’Olanda, si sa, ha colonizzato il mondo: che la cosa vi piaccia o meno, questo la ha permesso di acquisire le cucine più disparate.
- Da Passie Voor Nasi, potete assaggiare cucina fusion, specialmente indonesiana. Non chiedetemi cos’abbia mangiato: non ne ho idea (niente menu in inglese). Però era tutto buonissimo.
- Il Jazz Bar è un locale elegantissimo, dove sedersi, bere un drink e ascoltare musica. Non dovrete fare altro. Io l’ho adorato ma c’è anche da dire che io adoro il jazz
- Il Queen Hotel è in pieno centro (ricordate piazza Markt?). Il posto è carino e curato, nonché dotato di un ristorante dagli arredi particolari
Allora, che ne pensate di Eindhoven?
54 risposte
Sinceramente non mi dice molto. Non so, vedo troppa modernità, mentre io ho preferenza verso le città antiche, quelle dove sembri catapultato in un altro mondo, magari quello delle fiabe che divoravi da piccolo.
Circa il tuo viaggio olandese, ti avrebbe dato più soddisfazione passare da Leiden o Delft ?
Il problema non è la modernità ma l’impersonalità. La prossima volta passerò sicuramente anche da Leiden e Delft 🙂
Mi sembra una città super moderna! Io non escludo nulla a priori, mi piacerebbe dedicarci un paio di giorni!
Nemmeno io escludo nulla a priori! Un paio di giorni sono perfetti 😉
Mi confermi un’idea che ho sempre avuto. In 5 a mi di Olanda sono andata ad Eindhoven solo per prendere l’aereo. Non mi è mai venuta la voglia di scoprirla meglio.
Mi bacchetteranno gli “eindhoveniani” 😀
Roberta questo tuo post cade nel momento giusto. Da un pò che raccolgo notizie su questa citta Olandese. ( Come te cerco mete poco esplorate ) Eindhoven è un punto di partenza per il deserto del Brabante che è quello che mi incuriosisce. Altra cosa che faccio e cercare di non arrivare mai di domenica in un posto nuovo altrimenti mi assale quel senso di spaesamento di cui parli tu. La Domenica le città sono deserte e tristi . Ogni mondo è paese!!! Ciao
Sai che hai ragione sulla domenica? Mi sa che non rifarò questo errore 😀 Soprattutto d’inverno, nel Nord Europa. Dev’essere splendido il deserto del Brabante
In effetti Eindhoven non la conoscevo, pensavo fosse una città anonima come tante, ma bisogna camminarci, viverci per capire meglio un posto. Credo che ogni paese possa dare qualcosa, uno scorgio o anche semplicemente dei birilli 🙂 … sta un po’ a noi voler esplorare e vedere oltre. grazie per il viaggio
Proprio così! Per quanto un luogo non ci piaccia, è bello esserci. Solo così si conosce il mondo…
In questo momento mi è venuta una trovare una mia amica italiana che vive in Olanda e anche lei non ha una buona opinione di Eindhoven 😀 diciamo che la trova un po’ impersonale. Però sembra un posto carino per passarci una giornata 🙂
Una giornata va più che bene. Impersonale è la parola giusta. Ad ogni modo, c’è sempre qualcosa da scoprire ovunque…
La tua descrizione non fa venire troppa voglia di andarci! Mi sono però piaciuti i birilli che vedo come una nota di colore e ho trovato interessante scoprire che proprio lì ha sede la Philips, una delle mie marche preferite perché resiste a tutto e ha sempre ottimi design
L’Olanda è avanti su questo! Comunque hai ragione: il giallo, in una città grigia come Eindhoven, è necessario. Mi piace quando si osa e non farlo in luoghi in cui non è presente un grande patrimonio storico-culturale non ha molto senso…
Questa città mi ha incuriosita molta, nonostante la sua modernità la trovo un0interessante meta da raggiungere.
Se ci passi, fermati almeno un giorno!
Alcune città hanno bisogno di più tempo per essere apprezzate. Se non avessi letto il tuo articolo non avrei mai pensato di andare a Eindhoven a meno di non essere costretta. A me a volte capita di avere molte aspettative su un posto e di rimanerne delusa..
Di solito, quando si hanno molte aspettative, si rimane per forza delusi. Io non ne avevo molte su Eindhoven ma mi ha comunque lasciata perplessa per tutti i motivi che ho detto. Ma anche questo è viaggiare 😉
Queste città sono tutte da visitare! Sono veramente interessanti e curiose!
Io invece ho trovato sia Leeds che Eindhoven davvero curiose. La cosa bella del mondo è la diversa percezione che abbiamo di esso.
Poco ma sicuro 😉
Io non ci sono mai stata e non posso quindi dare un’opinione per esperienza. Dal tuo racconto però non sono riuscita a trovare una personalità per questa città. Non che il problema fosse il tuo racconto, chiariamo subito, piuttosto penso sia la città in sé ad essere impersonale. Ovviamente finché non ci andrò non posso esserne certa ma a primo impatto è questa l’impressione.
Per me è stato proprio così. E mi dispiace un sacco…
Fortunatamente non sei andata a cercare il luogo dove hanno realizzato un percorso ciclabile che si illumina al buio, che rappresenta un quadro di Van Gogh (mi sembra fosse la notte stellata). Non si vede praticamente nulla. (Sì, ci sono stata. Ho camminato per vicoli senza illuminazione, con una temperatura bassissima. PER. NON. VEDERE. NIENTE.)
Ahahaha! Ma a Eindhoven? Desumo di sì 😀
Leggo con molto piacere questo articolo perché mi è frullato spesso in mente di partire per questa città trovando delle offerte volo molto buone. Mi fido delle tue sensazioni, una città mi deve emozionare.
i birilli volanti sono favolosi!
pensa, io non ci sono neanche mai passata! Sono andata solo una volta in Olanda e sono scesa direttamente all’aeroporto di Amsterdam e da lì non mi sono mossa. Chissà, forse un giorno ci tornerò e vedrò Eindhoven! Non so, le città così particolari mi ispirano sempre parecchio! 🙂
Forse a te piacerebbe in effetti ?
Non so se mi piace.. come tutti i luoghi che non conosco, un po’ di sana curiosità c’è, ma tendo a scegliere città che secondo me hanno un’anima, un dettaglio o una tradizione che mi colpisce e non credo sia questo il caso. Credo che dedicherei ad Eindhoven solo una giornata, giusto perché mi piace toccare con mano prima di farmi un giudizio ?
Un abbraccio cara
Faresti bene Silvia! Io amo le città particolari, un po’ diverse. Eindhoven, purtroppo, non mi è sembrata né l’una né l’altra cosa
Una città sicuramente particolare. Certo, non la metterei nella top list dei viaggi da fare, peró secondo me una visita la merita. Anche perchè ormai mi hai incuriosita con la storia de L’evolution che di notte sembra un disco volante! sarei proprio curiosa di vedere l’effetto che fa 🙂
Purtroppo l’ho visto solo di giorno ?
Anche io come te, ci sono capitata per un volo Ryanair e ho dormito una notte in centro. Mi ritrovo molto nelle tue sensazioni poco positive. Durante il mio soggiorno è piovuto sempre e questo ha reso tutto molto più triste. Ammiraizone per le cose da vedere che hai trovato, io mi sono chiusa in hotel dopo due ore di pioggia battente! XD
La pioggia non aiuta… Considera che io ho trovato un sole incredibile! Immagino come possa esserti sembrata con il tempo grigio ?
E’ stato un piacere leggere di questo posto, che proprio non conoscevo, se non come scalo Ryan (come citi anche tu ad inizio articolo).
Ogni posto ha sempre qualcosa da offrire e gli edifici ‘futuristici’ qui presenti sono davvero una particolarità, anche se non è l’immagine dell’Olanda che ci si aspetta.
Grazie Laura! No, non è il posto che mi aspettavo in effetti. Ma viaggiare significa sorprendersi, in positivo e in negativo ?
Sembra un posto in cui mi fermerei come te magari per una giornata, se capita l’occasione, per il gusto di esplorare e scoprire una città che comunque non conosco e dove a cose normali non incapperei “per sbaglio”!
*NB: Con “per sbaglio” intendo che non essendo in un territorio dove mi capita spesso di passare, di sicuro non ci finirei senza volere. Una situazioen come la tua mi sembra perfetta per scoprire un luogo di questo tipo ^^
È sempre bello scoprire posti nuovi, anche quando non ci rapiscono (che viaggiatori saremmo se dovesse piacerci tutto?) ?
Ovviamente non la escluderei a priori – arrivandoci anche molti voli low cost – però non mi colpisce molto a livello visivo! Sicuramente però bisogna sempre vedere con i propri occhi per rendersi conto di ciò che ci piace e ciò che non ci colpisce…solo così si diventa consapevoli! <3
Questo è poco ma sicuro 😉 Ciao bella Lu’
Anche a me piace dare una possibilità a città secondarie e poco considerate. Adoro l’Olanda e con me trova sempre il modo di farsi apprezzare: Rotterdam non mi è piaciuta ad esempio, ma si è fatta perdonare anche solo per le architetture sostenibili e per il tram che passa su una distesa erbosa 🙂
Anche io perdono facilmente i peccatucci estetici. Anche perché c’è sempre qualcosa di bello dietro l’angolo
Dal tuo racconto non mi ispira molto però ora so dove si trova la Philips!!! Non sapevo nemmeno fosse olandese!
Nemmeno io ?
Adoro quando una città che al primo impatto non mi ispira riesce poi a regalarmi delle emozioni inaspettate! Il tuo post mi ha fatto venire voglia di andare ad Eindhoven, grazie!
Caspita, oltre le mie aspettative!
No vabbè, devo assolutamente andare a fare il cretino davanti a quei birilli
Ahahaha! Voglio vedere le foto poi
Dare una possibilità a piccoli scali/città è quasi sempre una sorpresa! Buon cibo e cattedrali gotiche mi attirano sempre
Io lo faccio sempre. Grazie Marina 🙂
Mia sorella si è trasferita da poco ad Eindhoven. Ne approfitterò sicuramente per andarla a trovare e per prendere qualche spunto da questo articolo!
Uh, che bello! Felice di averti dato qualche idea 🙂