Ragazza di fronte al faro di Galle

Le tappe per un on the road di tutto rispetto in Sri Lanka sono molte, ma fare una selezione non è così difficile: a seconda del periodo che sceglierete, sarà bene prediligere alcune zone a discapito di altre per la questione monsoni.

In estate, per esempio, consiglio di andare a nord-est, senza però troppe fisime: il tempo è ballerino e può sempre stupirvi, in positivo o in negativo. Ecco perché nel mio viaggio ho incluso anche il sud-ovest dello Sri Lanka, per quanto alla fine si sia ridotto a una puntatina.

La costa sud-ovest dello Sri Lanka: le mie tappe

Le tappe che io e Mr. F abbiamo scelto per il nostro tour a sud-ovest dello Sri Lanka sono quattro (due soste brevi e due con pernottamento).

Ve le racconto.

Prima tappa di un tour in Sri Lanka: Colombo

Esterno della Red Mosque di Colombo
La Red Mosque di Colombo

“Colombo è brutta”; “Colombo? Che ci vai a fare?”; “A Colombo non conviene nemmeno fermarsi”. Queste sono solo alcune delle frasi che ci siamo sentiti dire prima di partire. Sono pronta a smentirle tutte.

Il primo motivo è che non esiste luogo che non meriti una visita. Se i viaggi fossero garanzia di perfezione, si chiamerebbero vacanze. Se invece, come me, ambite a entrare in contatto con il mondo, allora frasi di questo tipo vi entreranno da un orecchio e vi usciranno dall’altro.

Colombo non è una città indimenticabilmente bella. Ad ogni modo, è il cuore pulsante della vita cittadina srilankese e merita una visita. Io e Mr. F ci siamo fermati una sola notte e vi assicuro che ne siamo rimasti colpiti entrambi.

Sistemate le nostre cose in hotel, ci siamo armati di macchine fotografiche e siamo partiti alla ventura. C’era vento, a Colombo: le palme erano piegate sotto il cielo velato e dalla città arrivava la musica insistente di un carillon. Ho poi scoperto trattarsi del motivetto con cui i venditori ambulanti attirano l’attenzione. Un motivetto che mi ha inseguita per tutta l’isola.

Siamo saliti su un tuk tuk, chiedendo all’autista di portarci e Pettah, il caratteristico mercato cittadino. Dopo una breve e ferma contrattazione (voleva farci fare a tutti i costi il giro della città), lo abbiamo finalmente convinto.

Arrivati a Pettah, ci siamo immersi in una realtà locale fatta di polvere, uomini in sarong (la tipica gonna maschile che si trova in molti paesi asiatici), limatori di coltelli usciti da chissà quale epoca, frutta, verdura, cani randagi, musica. Il caldo era soffocante e girare con la macchina fotografica fiammante tra vicoli poco raccomandabili e piazze aperte mi aveva inizialmente preoccupata.

Abbiamo visto il nostro primo tempio indù, meravigliati di fronte ai colori tipici di queste costruzioni. Lì siamo stati adescati come due polli da un uomo che si era offerto di portarci dentro e darci qualche spiegazione. “No money, don’t worry” – e noi ci siamo cascati.

È finita che quest’uomo ci ha fatto fare un giro quasi completo dell’ex capitale dello Sri Lanka, imponendoci un suo amico come autista e lamentandosi, alla fine, dei soldi offerti: ne voleva molti di più, facendo perno sul tempo che ci aveva dedicato e sui sensi di colpa occidentali.

Una lunga contrattazione, qualche sorriso, un po’ di rabbia repressa:  in Sri Lanka quasi tutti chiedono soldi, in un modo o nell’altro. È una realtà a cui siamo poco abituati, perché la associamo ad altri Paesi (all’Africa, per esempio). In Asia sono meno sfacciati, è vero: vanno più per il sottile, sono artisti in questo senso. Lezioni di vita che si imparano viaggiando.

Cosa vedere a Colombo in un giorno

Uomo in preghiera in un tempio indù
Pregare in un tempio indù
Costa sud ovest dello Sri Lanka: Buddha inginocchiati nel Gangaramaya Temple
Gangaramaya Temple
Buddha di spalle di fronte al municipio di Colombo
Viharahmadevi Park
Palazzo antico accanto a grattacieli a Colombo
Passato e presente a Colombo
  • La Red Mosque, all’interno di Pettah. L’esterno in mattoni bianchi è rossi è unico e sembra una costruzione fatta con i Lego;
  • Sri Kailawasanathan Swami Devasthanam Kovil, il tempio indù più antico di Colombo, dedicato agli dei Shiva e Ganesh (adoro quest’ultimo);
  • Tsunami Temple. Ancora un tempio indù. In realtà ce ne sono due in città (uno piccolo e uno grande) e noi li abbiamo visitati entrambi. NEra domenica e le persone pregavano, portando fiori ai loro dei. I bambini ci guardavano stupiti e una mamma era seduta con il suo neonato dalla testa ricoperta di zafferano (dicono porti fortuna);
  • Gangaramaya temple; il tempio buddista più importante della città. Siamo stati fortunati: le persone accorse per la preghiera ci hanno invitati a mangiare con loro al buffet improvvisato. Lì abbiamo incontrato anche due ragazzi italiani, che ci hanno raccontato di essersi trasferiti in Sri Lanka per aprire un’azienda agricola;
  • Il Fort, la zona degli ex coloni. Lo capirete dagli edifici e, anzi, vi consiglio di fare una puntatina al Grand Oriental Hotel per rivivere i fasti del passato, e al Dutch Hospital per vedere come sono state riconvertite alcune vecchie strutture;
  • Galle Face, il “lungomare” della città: è qui che si dipanano le giornate di relax dei locali. Gli aquiloni riempiono i cieli di questa zona di Colombo, i baracchini vendono di tutto e le persone immergono i piedi nell’oceano;
  • Viharamahadevi Park, il parco della città, in cui trascorrere anche solo un’ora per ascoltare il verso di uccelli esotici e osservare gli alberi nodosi muoversi al vento. Camminando nel parco, vi imbatterete nel bianchissimo municipio che fronteggia una grande statua del Buddha;
  • I Cinnamon Gardens, che costeggiano il parco. Questa è la zona residenziale, ricca di Colombo. Un tempo era punteggiata da alberi da cui si ricavava la cannella. Se avete bisogno di un caffè occidentale, fermatevi al The Cofee Bean and The Leaf, bar informale e chic allo stesso tempo. Il posto, però, è più caro della media dei luoghi di Colombo.

A colpirmi infinitamente sono stati soprattutto i templi indù. In uno stavano bruciando della frutta, in un altro si rompevano delle noci di cocco accanto a una sorta di pozzo. Un gesto rituale e utile: l’acqua rimanente sarebbe stata usata come olio per le candele.

Dove dormire a Colombo

Galle Face Hotel, splendido hotel dal fascino coloniale. Un tour in Sri Lanka non può non comprendere un luogo del genere: i mobili vecchi, il legno scuro e pesante e la piscina con vista sull’oceano hanno reso il mio soggiorno indimenticabile.

Verso Galle

Viaggio a sud ovest dello Sri Lanka: spiaggia di Wadduwa
La spiaggia di Wadduwa

La mattina dopo, siamo stati prelevati in hotel dal nostro driver, che ci ha portati a Galle. Prima di arrivare nella nostra seconda tappa a sud-ovest dello Sri Lanka, ci siamo fatti lasciare a Wadduwa, al “Reef Villa and Spa”, hotel di lusso della costa occidentale, gestito da un inglese e da sua moglie. Sì, ci siamo voluti concedere un pranzo speciale.

L’hotel è carissimo, non solo per gli standard locali ma anche per i nostri. Un pranzo nel suo bellissimo giardino è però fattibile. Anzi: consigliabile. Mi sono alzata da tavola diverse volte per fare una puntatina sulla splendida spiaggia, quel giorno infrequentabile per via del vento e delle onde.

Tappe imperdibili nel sud-ovest dello Sri Lanka: Galle

Faro di Galle
Il faro di Galle

Arrivata a Galle, la mia prima impressione in questa seconda tappa del mio tour in Sri Lanka non è stata delle migliori. Poi lo splendore. Abbiamo camminato sui bastioni olandesi al tramonto, dove abbiamo assistito a una festa musulmana.

C’erano persone che facevano il bagno e un padre ha ordinato alla figlia adolescente di fare una foto con noi. Non è inusuale, in Asia, che le persone vogliano scattarsi delle foto insieme ai turisti occidentali: per loro, un “viso bianco” è sempre oggetto di curiosità e pudico interesse.

Il cielo sembrava dipinto quella sera: le tonalità di blu  e di rosa colpivano la vista con la loro decisa delicatezza. Il fascino di quel crepuscolo è difficilmente spiegabile.

E poi gli aquiloni, lo stare insieme semplice e festoso, il muezzin che proveniva dalla parte moderna della città.

Abbiamo camminato nel Fort, la parte oggi patrimonio UNESCO di Galle (quella dei bastioni e del centro storico), con le strade a un certo punto quasi completamente buie e semi-deserte, abitate dai solitari Ficus.

Dove mangiare a Galle

Mamas Galle Fort Cafè: qui si mangia il vero rice and curry (piccantissimo), di fronte allo splendido faro.

Dove dormire a Galle

Antic Guesthouse, un alberghetto originale, in cui servono colazioni strepitose.

La mattina dopo…

Ragazza tra le palme di Mirissa, a sud ovest dello Sri Lanka
Tra le palme di Mirissa

Siamo partiti alla volta di Ella. Prima, però, ci siamo fatti lasciare dal nostro driver a Mirissa per pranzo. Noi adoriamo viaggiare così: tappe scelte prima, certo, ma anche improvvisazioni. Mirissa è stata questo: una deviazione improvvisa.

Pioveva . L’oceano era molto mosso ma non abbiamo rinunciato a mangiare con vista sulle sue onde. Abbiamo optato, quindi, per Papa Mango, quattro tavoli protetti da un tetto fatto di foglie di palma in cui assaggiare una specialità golosa di questo Paese: il roti. Io ho optato per quello con verdure.

Trattasi di pane fritto tagliato a pezzi e mescolato, appunto, con verdure o carne (a scelta).

Poi ci siamo diretti al Coconut Palmtree Hill. Aveva appena smesso di piovere e abbiamo quindi potuto scattare qualche foto nel celebre luogo di Mirissa, popolato da palme che digradano verso l’oceano su questa collina dalla forma quasi triangolare. Una meraviglia.

Nel prossimo articolo, andremo a Ella e Kandy. Lo aspettate? Ditemi di sì e ve ne confeziono uno speciale 😉

Roberta Isceri

6 risposte

  1. Brava Roberta mi è piaciuto un sacco, semplice nella stesura, che permette a chi come me non conosce il luogo di farsene un idea,il tutto senza renore nel puntualizzare ciò che non ti è piaciuto,per le favole c’è Anderson da leggereTi lascio a una buona domenica, dimenticavo coinvolgere il tuo Mr F nel racconto è stato straordinariamente bello bravissimiiiiiii

  2. Complimenti Roberta! Il tuo articolo è molto utile e pieno di informazioni e consigli utili! Mi piacerebbe tanto andare in Sri Lanka, e sicuramente seguirò i tuoi consigli!

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