Avete mai pensato di partire dai siti UNESCO per intraprendere un viaggio in Italia che sia completo ed emozionante?
Ai tempi del Coronavirus – si sa – possiamo e dobbiamo pensare di più al nostro Paese. In molti, però, vi state chiedendo dove andare: che regione scegliere? Mare, montagna o borghi? Nord o sud? Ecco che l’ UNESCO ci aiuta a fare una prima selezione, garantendoci storia e tesori artistici e naturalistici.
L’Italia, tra l’altro, è la nazione che conta più siti UNESCO al mondo: non è difficile immergersi nella bellezza da noi, non credete? Allora scopriamo insieme dove andare quest’estate e, nel frattempo, vi svelo quali siti Unesco ho già visitato io.
Siti UNESCO italiani: il nord
Partiamo dal nord, la zona più colpita d’Italia.
Il nord ha bisogno di noi, che lo abbiamo spesso snobbato pensando che non offrisse nulla di che a livello turistico (se escludiamo celebrità come Venezia o Verona). Smentiamoci:
Siti UNESCO in Emilia Romagna
- Monumenti paleocristiani di Ravenna. Ho visto Ravenna solo di sfuggita. Imperdonabile: debbo porvi rimedio. Già mi immagino con gli occhi che riflettono l’oro e i colori dei suoi mosaici. Rispolvererò anche le mie nozioni di storia dell’arte: il Mauseoleo di Galla Placidia vi dice qualcosa?

- Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Modena. Anche Modena è una città dalla quale sono solo passata. Rimedierò a quest’altra lacuna e godrò della sua cucina.
- Ferrara, Città del Rinascimento e il suo Delta del Po. In questa gran bella città ho dormito solo una notte in occasione del mio viaggio in calessino. Troppo poco tempo per un capoluogo di provincia ricco di bellezze e di abitanti felici per lo stile di vita che vi si conduce.
Siti UNESCO in Friuli Venezia Giulia
- Area archeologica di Aquileia e Basilica Patriarcale. Ricordi da gita del liceo, da rinfrescare da adulta. Vi sto parlando di una “seconda Roma”, com’è stata definita per il ruolo ricoperto durante l’Impero Romano. L’ideale è conoscerla in bicicletta: Aquileia, infatti, si trova sulla Ciclovia Alpe Adria, che collega Grado a Salisburgo.

- Il tempietto Longobardo a Cividale del Friuli (UD). Se la città è già di per sé suggestiva, l’eccezionale monumento la rende un luogo imperdibile.
Siti UNESCO in Liguria
La Liguria è una delle mie regioni preferite. Ho avuto la fortuna non solo di visitarla diverse volte ma anche di viverci per un breve periodo (precisamente a La Spezia).
- Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto). Luoghi da favola, è indubbio. Se tutti conoscono Portovenere e le Cinque Terre (la mia preferita? Vernazza), pochi sono stati sulle isole dei dintorni. Io ricordo ancora la giornata trascorsa con un’amica a Palmaria, che si trova proprio di fronte a La Spezia. Acqua pulita, pinete e un golfo (quello dei Poeti) da incantare l’anima.

- Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova. Genova è una delle mie città preferite in assoluto. I Palazzi dei Rolli? Basta anche solo gettare un occhio all’esterno per rendersi conto di quello che abbiamo tra le mani in Italia.

Siti UNESCO in Lombardia
- Arte Rupestre della Valle Camonica. E pensare che ho vissuto da quelle parti per ben 16 anni… Poche volte, però, sono stata in questa valle, che vanta una delle più grandi collezioni di incisioni rupestri al mondo. Vi sono infatti concentrati 10.000 anni di storia! Curiosità: la Valle Camonica è il primo dei siti UNESCO italiani. Venne infatti iscritta alla lista nel 1979.
- La Chiesa e il Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie con il “Cenacolo” di Leonardo da Vinci a Milano. Ho visto la chiesa solo dall’esterno. Un’assurdità, lo so. Quando tornerò a Milano per ammirare una delle opere d’arte più famose al mondo?
- Crespi d’Adda, l’insediamento industriale. Quando vivevo nella Bergamasca, ogni tanto facevo incursione in questo piccolo centro, che oggi è un museo di archeologia industriale a cielo aperto. Vi aspetta un paese ricco di storia e di fascino, da visitare quanto prima.

- Mantova e Sabbioneta. Si tratta di due città, ma di un unico sito UNESCO. Il Rinascimento ha lasciato la sua eterna impronta su entrambe.
- Il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia (BS). Una delle più significative testimonianze dell’architettura longobarda si trova proprio qui, a Brescia. Un complesso monumentale che oggi è sede del museo della città.
- Il castrum di Castelseprio – Torba (VA). Si tratta di un parco archeologico che comprende una zona fortificata e un borgo esterno alle mura.

- Il Monte San Giorgio. A cavallo tra Lombardia e Svizzera, testimonia una storia geologica risalente a milioni di anni fa. Lo sappiamo grazie ai reperti fossili di cui la zona è ricchissima.
- La Ferrovia Retica nei paesaggi di Albula e Bernina. Una linea ferroviaria completata a inizio ‘900, oggi assurta alla fama grazie a Instagram e alle innumerevoli foto scattate sul famoso trenino rosso. Un’ottima idea per respirare aria di montagna e fare un viaggio alternativo tra Italia e Svizzera.
Siti UNESCO in Piemonte
- Ivrea, città industriale del XX secolo. Sono 27 beni gli edifici e i complessi architettonici progettati dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento soprattutto per i dipendenti dell’azienda Olivetti. Il primo luglio 2018, a Manama – capitale del Bahrein – il World Heritage Committee dell’UNESCO ha inserito Ivrea nella Lista del Patrimonio Mondiale. Si tratta infatti di un modello di città industriale praticamente perfetto e rispondente a una visione moderna dei rapporti produttivi. Per gli amanti dell’architettura industriale.

- Residenze sabaude. Il potere dei Savoia si esprime nel sistema delle sue residenze, sparse sul territorio. Se siete appassionati di architettura e – soprattutto – di bellezza, pensate a un tour dei 22 edifici, di cui 11 si trovano proprio nel centro storico di Torino.
- Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Sono 9 gruppi di edifici religiosi eretti tra il 1500 e il 1600. La loro varietà e la bellezza del contesto hanno fatto sì che venissero iscritti alla lista nel 2003. Si trovano nelle province di Vercelli, Novara, Alessandria, Biella, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Varese e Como. L’ideale sarebbe fare un pellegrinaggio – anche puramente laico – che tocchi tutti i santuari.
- I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato. Posso testimoniare io la loro bellezza. Lo scorso autunno, infatti, sono andata per lavoro alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Ho avuto solo poco tempo a disposizione, ma mi sono innamorata subito delle Langhe! Iscrizione alla lista: Doha, Qatar – 15-25 giugno 2014.

Siti UNESCO in Veneto
- Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale. Lo so, il nome è un può lungo, ma adesso vi spiego di cosa si tratta: sono 6 strutture difensive che oltrepassano il confine italiano, coinvolgendo anche Croazia e Montenegro (qui sotto una mia foto a Cattaro), testimonianze di una cultura militare “alla moderna” per via delle caratteristiche tecniche, logistiche, strategiche e architettoniche. Tali strutture si trovano a Bergamo, Palmanova (UD), Peschiera del Garda (VR), Zara, Sebenico e Cattaro per il Montenegro.

- La città di Vicenza e le ville del Palladio. Sono stata a Vicenza una sola volta, ma l’atmosfera mi è da subito piaciuta. Purtroppo ero lì per lavoro e non ho potuto fare il giro delle ville del Palladio. Peccato, perché le architetture di mezza Europa si rifanno proprio al genio dell’architetto e scenografo del Rinascimento italiano.
- Venezia e la sua laguna. Vi dico solo che Venezia è la mia città preferita, non d’Italia ma del mondo intero. Impossibile che l’UNESCO non se ne accorgesse (del capoluogo veneto, non dei miei gusti). Venezia è unica al mondo e, per questo, imitata ovunque; è misteriosa, malinconica, così ricca di arte e di storia che bisogna tornare a più riprese per assaporarne le sfumature. Approfittiamo dell’assenza di turisti stranieri di questo periodo: non ricapiterà mai più.

- Orto Botanico di Padova. Ho scoperto solo recentemente della sua esistenza. Siccome amo gli orti botanici, lo inserisco nella mia lista dei desideri.
- La città di Verona. Basterebbe anche solo l’arena a renderla patrimonio dell’umanità. Una città in cui ho tutta l’intenzione di tornare, perché non le ho mai dedicato abbastanza tempo.
- Le Dolomiti. Sono casa per la mia anima, tanto che torno sulle loro vette praticamente ogni anno.

I Siti Palafitticoli Preistorici nell’Arco Alpino
Si tratta di un patrimonio trasversale a Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Questi insediamenti preistorici sono ubicati sulle rive di laghi o di fiumi e rappresentano un’ottima idea di viaggio a contatto con l’acqua.
Siti UNESCO italiani: il centro
Se è più difficile immaginare che nel nord ci siano diversi siti UNESCO, la stessa cosa non può dirsi del centro. I luoghi che sto per menzionarvi sono infatti conosciuti a livello mondiale.
Siti UNESCO in Toscana

- La Val d’Orcia. Conosco bene la Val d’Orcia: ho vissuto tra le verdi colline del Senese, puntellate dai cipressi e colorate dai girasoli. Un paesaggio da film, che risponde agli ideali del Rinascimento, quando venne celebrato dai pittori della Scuola Senese. La gestione del territorio, in Val d’Orcia, è praticamente perfetta: centri storici (Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Montalcino e Castiglione d’Orcia), campi aperti e attività agricole convivono in un’armonia raramente riscontrabile in Italia.
- Centro Storico di Pienza. Un patrimonio dentro il patrimonio (vedi sopra).
- Centro storico di Firenze. Bisogna sottolineare ulteriormente la bellezza del capoluogo toscano? Devo davvero ricordare che qui si trova la più alta concentrazione di opere d’arte al mondo? Un consiglio: evitatela d’estate, sia per il clima torrido che per la quantità di turisti.

- Piazza del Duomo a Pisa. Anche la pisana piazza (altrimenti chiamata Campo dei Miracoli) è un’icona mondiale. E di miracoli ce ne sono ben 4, qui: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile e il Camposanto. Non solo: a Pisa è legato il nome di Galielo Galilei, che proprio all’interno della cattedrale scoprì la teoria dell’isocronismo delle piccole oscillazioni. Anche Pisa è da evitare d’estate, per i medesimi motivi riportati per Firenze.
- Sasso Fratino. Quest’antica foresta si trova nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
- Centro Storico di San Gimignano. Ci sono stata una sola volta, ma ricordo ancora l’effetto che questo borgo ebbe su di me. Perché fa parte dei siti UNESCO? Per l’alta concentrazione di capolavori dell’arte, per la presenza delle sue torri, per il nucleo urbano tipicamente medievale.

- Centro storico di Siena. Se non avete mai visitato la città toscana, questo è il momento giusto. L’ideale è associarvi i borghi medievali della Val d’Orcia. Siena è un concentrato di arte e di storia e passeggiare entro le sue mura è un’esperienza che va fatta almeno una volta nella vita. Si pensi alla splendida Piazza del Campo e al Duomo. Sono solo due dei tantissimi tesori.
- Ville e giardini medicei in Toscana. E se vi dicessi che mi sono diplomata in una fortezza medicea (a Montepulciano)? A parte questa piccola curiosità su di me, le ville sono 12 (a: Barberino di Mugello, Scarperia e San Pietro, Firenze, Fiesole, Poggio a Caiano, Cerreto Guidi, Loc. Seravezza, Quarrata e Carmignano) e i giardini 2 (Firenze e Loc. Pratolino Vaglia).
Siti UNESCO di Lazio, Abruzzo e Molise
- Valle Cervara, Selva Moricento, Coppo del Morto, Coppo del Principe, Val Fondillo. Cos’hanno in comune tutti questi nomi? Si tratta di antiche faggete appartenenti al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

- Monte Cimino e Monte Raschio: queste altre due faggete si trovano invece in provincia di Viterbo.
- Villa d’Este e Villa Adriana, Tivoli (RM). Due ville storiche di eccezionale bellezza, entrambe siti UNESCO. Se siete di Roma e dintorni o se, visitando la capitale, avete più giorni a disposizione, vi consiglio di fare un salto a Tivoli, che già di per sé è una bellissima cittadina. Io ci torno spesso.
- Centro storico di Roma, le Proprietà Extraterritoriali della Santa Sede nella Città e San Paolo fuori le Mura. Serve davvero che vi dica altro su Roma? Ve ne ho parlato tantissime volte, da brava e giudiziosa abitante-turista. Piccola curiosità: vivo a due passi dalla splendida Basilica di San Paolo, la mia preferita.

- Le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia. Mi mancano entrambe, nonostante siano poco distanti da Roma.
Siti UNESCO in Umbria
- Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani. Assisi e dintorni sono nel mio cuore da anni. Ricordi che risalgono a notti di Natale passate a seguire la messa nella cripta (un luogo più mistico è difficile che esista). Non solo: facevo il liceo quando ci fu il terremoto in Umbria e le scosse fecero tremare anche la mia scuola. Assisi, dunque, ricopre un ruolo importante nella mia vita e non vedo l’ora di tornarci.
- Il tempietto del Clitunno a Campello (PG): è uno dei sette gioielli dell’arte e dell’architettura longobarda in Italia.

- La basilica di San Salvatore a Spoleto (PG). Fa parte delle più importanti testimonianze monumentali longobarde d’Italia.
Siti UNESCO nelle Marche
- Centro Storico di Urbino. Una città spettacolare, patria del pittore Raffaello, preziosa come i suoi edifici storici. Da visitare assolutamente, vista la storia che la circonda.

Siti UNESCO italiani: sud e isole
Il sud è, nell’immaginario collettivo, mare e cibo. Al sud si va per fare le vacanze, per riposare dopo un duro anno di lavoro.
Ma il sud è molto altro e adesso ve lo dimostro:
Siti UNESCO in Basilicata

- I Sassi di Matera. Chi ha letto “Cristo si è fermato a Eboli”? Ho cominciato ad amare e a capire questa città a partire dal romanzo di Carlo Levi. Ma è solo visitandola che si possono avvertire dei capogiri. La sua bellezza non è tradizionale ed è un mix di storia, religione, roccia e povertà. Ci sono stata diverse volte e credo che vi tornerò altrettante. La gravina ti attira a sé, così come l’aspetto ancestrale e mistico di ogni angolo. Per chi ama i viaggi dello spirito.
- Cozzo Ferriero. Si tratta di un’antica faggeta del Parco Nazionale del Pollino.
Siti UNESCO in Campania
- Centro storico di Napoli. Della città partenopea vi ho già parlato; ciò che non vi ho detto è che ho intenzione di tornarci quanto prima. Perché Napoli è uno stato d’animo da vivere e rivivere mille volte. Il golfo su cui affaccia e lo stratificarsi secolare di civiltà diversissime tra loro hanno fatto sì che venisse iscritta al registro a Berlino, 4-9 dicembre 1995.

- Il Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta con il Parco, l’Acquedotto Vanvitelliano e il Complesso di San Leucio. Sicuramente uno dei primi posti in cui andrò prossimamente. Non si può dire, infatti, di conoscere l’Italia senza aver visto la Reggia di Caserta. Ma se tutti sono consapevoli della sua esistenza, anche solo per sentito dire, gli ultimi due sembrano appannaggio di esperti. Ecco, ottima occasione per riempire la lacuna.
- Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata. Altri luoghi dove mi catapulterò dopo il 3 giugno 2020: vergognoso non esserci ancora stata.
- Costiera Amalfitana. La sua bellezza è conosciuta in tutto il mondo. Percorrerla on the road è il massimo della vita (unico neo: i parcheggi, spesso inesistenti o comunque carissimi). Sicuramente uno dei “luoghi massimi” d’Italia. Tornerò prima di quanto pensiate.

- Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con i Siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula. Una zona d’Italia non troppo conosciuta e tutta da esplorare. Lecci, ulivi e pinete convivono con resti archeologici di immenso valore.
- La chiesa di Santa Sofia (BN). Una delle testimonianze longobarde più importanti d’Italia.
Siti UNESCO in Puglia
- Foresta Umbra. L’antica faggeta si trova nel Parco Nazionale del Gargano. Ci sono stata un anno fa e vi assicuro che si tratta di un luogo perfetto se si cerca rifugio dalle torride estati pugliesi. E poi è a due passi dal mare.

- Castel del Monte. Un esempio di architettura mondiale presente sui libri di storia dell’arte di tutto il mondo. Avete presente Federico II? Se volete fare un incontro speciale con lui, allora andate ad Andria (BT).
- Trulli di Alberobello. Che ve lo dico a fare? L’UNESCO si giustifica così: “esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale”.
- Il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG). Se l’UNESCO lo ha premiato come testimonianza longobarda di inestimabile valore, National Geographic ha definito quella di San Michele Arcangelo una delle grotte sacre più belle del mondo.
Siti UNESCO in Sardegna
- “Su Nuraxi” di Barumini. La Sardegna che tutti conosciamo è quella del mare caraibico e dei prezzi esorbitanti; meno quella dei suoi nuraghi, testimonianze “viventi” di una civiltà ormai perduta. Questo è stato ritenuto particolarmente prezioso dall’UNESCO.

Siti UNESCO in Sicilia
- Le Isole Eolie. Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Sono stata solo nelle prime due, ma le Eolie (anche solo per il fatto di far parte della mia regione preferita) mi aspettano ancora. A ispirarmi sono la natura selvaggia e quell’atmosfera sicula che solo in pochi (Pirandello e Camilleri in primis) sanno davvero trasmettere.
- Area archeologica di Agrigento. Che dire? Parliamo “solo” della Valle dei Templi, dove la cultura greca ha messo radici da tempo immemore. Mi fermo qua.
- Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Siamo in provincia di Enna e quello che vi trovate a osservare è un palazzo nobiliare decorato da splendidi mosaici.

- Le città Tardo Barocche del Val di Noto. Dal mio punto di vista, si tratta di una delle zone in assoluto più belle d’Italia e del mondo. C’è solo l’imbarazzo della scelta: Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli (paese di mio nonno).
- Il monte Etna. L’Etna fa tutt’uno con la Sicilia. Ci sono stata a più riprese e il suo fascino geologico è indiscutibile.
- Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica. Necropoli e città rappresentano lo stratificarsi delle più disparate culture nell’arco di millenni.

- Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale. Mi riprometto da anni di tornare sia a Palermo che a Cefalù. Ce la farò?
Allora, sono riuscita a darvi qualche spunto di viaggio per quest’estate?
33 risposte
Questo articolo mi ha davvero fatto sognare e mi sono emozionata ad aver ritrovato anche il mio Friuli dentro!
Quanti posti ho ancora da vedere, sicuramente una delle prime lacune che vorrei colmare è Ravenna mentre mi sento di consigliare vivamente il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Daino, che frequento fin da piccola, perchè è un vero gioiello ancora troppo poco conosciuto, come hai ben detto.
E pensa che è uscito quello sui patrimoni mondiali 5 minuti fa! Divertiti cara 🙂
Quante meraviglie abbiamo in Italia! Speriamo che, a causa delle limitazioni negli spostamenti, molti italiani ricomincino ad apprezzare di più il nostro Bel Paese. Diversi dei luoghi che hai segnalato ho già avuto il piacere di visitarli… altri non li conosco per niente. Penso che la prossima volta che tornerò in Piemonte dai parenti andrò a visitare Ivrea, una delle ultime arrivate tra le località protette dall’Unesco. Grazie delle tante idee!
Grazie a te per aver apprezzato :O)
Un concentrato di bellezze paesaggistiche e monumentali da fare invidia al mondo intero. Questa è la nostra Italia. Scorrendo tra le righe non ho fatto altro che pensare a quanto siamo fortunati a vivere in questa culla di storia, ricca di cultura e buon cibo, nonchè fatta di una natura a dir poco strepitosa.
Hai proprio ragione Annalisa. Innamoriamoci di nuovo allora
Quante bellezze abbiamo in Italia, tanti non se ne rendono nemmeno conto! Molti di questi posti gli ho visti, ma tanti altri no purtroppo… e non vedo l’ora! Io ad esempio abito a Padova e non pensavo che l’orto botanico fosse patrimonio UNESCO. Devo visitarlo????
Sì sì ^_^ Ti conviene visitarlo
Bello, bellissimo questo tuo excursus tra i siti Patrimonio dell’Umanità della nostra bella Italia. Dovremmo esserne tutti più consapevoli, valorizzarli e amarli. Ti dico solo che la Basilica di San Salvatore vicino a Spoleto che è un sito Unesco, è chiusa dai tempi del terremoto, si può vedere una piccola porzione di interno attraverso un vetro sporco…Chissà che queste “vacanze di prossimità ” come le chiamano adesso con un termine orribile, non ci aiutino a vedere con altri occhi le bellezze a cui siamo talmente abituati da non notarle nemmeno più
Sai che hai ragione? L’espressione è proprio brutta (è un po’ come distanziamento). Ad ogni modo, viaggiare per l’Italia non è certamente una cattiva idea.
Se volessimo vederli tutti avremmo da viaggiare lungo l’Italia per una vita. Siamo in paese con più siti UNESCO al mondo e nemmeno lo sappiamo a volte. Io conosco molti siti del nord ma non tanto quelli del centro sud. Hai fatto bene a parlarne.
Grazie mille Beatrice 🙂 Ogni tanto bisogna ricordarsi del patrimonio che ci circonda
Complimenti per l’articolo: vista la situazione del turismo italiano in questo momento, è importantissimo rivalutare il nostro patrimonio ciltirale e naturale.
Grazie mille Teresa ^_^
Bellissimo articolo! Credo vi siano davvero tanti spunti per programmare il prossimo viaggio in Italia. Conosco benissimo Crespi D’Adda, villaggio operaio scoperto a febbraio 2020. Conto di tornarci presto. E poi .. tutti i posti della Toscana. Sono fortunata ad abitare in una delle regioni più fotogeniche d’Italia: la Val d’Orcia è davvero qualcosa di meraviglioso!
Io ci torno questo fine settimana e, anche se pioverà, sono felice come una Pasqua 🙂
Io ne ho uno proprio davanti la finestra di casa mia: le meravigliose Dolomiti! Il nostro paese è davvero ricco di tesori preziosi!
Avere le Dolomiti fuori dalla finestra è una gran fortuna!!
L’Italia è davvero il paese più bello del mondo! Tu sai quanto sono esterofila ma devo riconoscere che tante bellezze italiane non le ho ancora viste, che quest’anno sia la volta buona!
E speriamo cara 🙂
Io vivo al nord e devo riconoscere di aver visitato poco o niente della mia regione e di quelle limitrofe. Sono messa meglio con il sud, ma nemmeno poi troppo! Ne ho di cose ancora da vedere! Sono spaventatissima!
Un passo alla volta 🙂
Cosa dire di fronte a tanta ricchezza! Ne ho visti molti di quelli citati, ma ce ne sono veramente tanti ancora da vedere. L’Italia è un concentrato di cose meravigliose da vedere che quasi è impossibile vederle tutte!
concordo con te Federica 🙂
Che dire. In effetti sono davvero tanti e ce ne sarebbe per viaggiare per anni e anni e anni senza mai lasciare l’Italia.
E pensare che in tanti hanno paura di rimanerci, anche solo per un’estate…
Ma questo articolo è fantastico! Da modo di visitare “virtualmente” l’Italia stando comodamente seduti e da tante idee per andare a vedere davvero questi luoghi stupendi. Ne terrò conto per organizzare qualche breve/lungo soggiorno durante l’estate. Grazie mille!!
Grazie a te, cara Veronica. Spero davvero che ricominceremo ad amare l’Italia
Tanti, tantissimi, troppi i siti UNESCO italiani che ancora non ho visto. Ma d’altronde, l’Italia è un paese così bello che vale tutto la pena di essere visto, UNESCO o meno!
Concordo pienamente 😉
La foto copertina delle Dolomiti è stupenda… Dov’è stata scattata esattamente? Un luogo magico, da vedere!
L’Italia è il Paese che, insieme alla Cina, ha più siti UNESCO al mondo. Sta agli italiani valorizzarli e mostrarli al mondo, con orgoglio e un pizzico di lungimiranza, senza che vengano lasciati a sè stessi. Di certo in questo strano 2020 un bel viaggio alla scoperta dei siti non sarebbe male!
No, infatti. Come non lo è concentrarsi sull’Italia