Tra il sale e le stelle. Passeggiata notturna alla Salina di Cervia

Che il cielo stia al mare come le stelle al sale?

Su quella striscia di terra ce ne stiamo, in venti e poco più, seduti su seggiole come studenti senza banco.

Disegniamo un semicerchio. Al centro il telescopio, per catapultarci dentro alla volta celeste. Oriano Spazzoli l’astrofisico che con allegra pazienza ci conduce.

Dei miei compagni non conosco quasi nessuno, ma questa sera nella Salina di Cervia ci rende tutti intimi e vicini.

Sara Aguzzoni

Cosa fare e vedere a Cervia (RA)

A parlarci di Cervia (o meglio, della sua salina) è Sara, ex collega di lavoro e amica di origini romagnole trapiantata da anni a Roma. Cervia è la città delle vacanze di chi va in Romagna, ma è anche molto di più. È anche la sua salina, appunto, dov’è possibile partecipare a una visita guidata, parte a piedi e parte in barca.

Lei lo ha fatto al buio, esperienza oltremodo affascinante, che pone l’anima direttamente in contatto con il cielo stellato.

Per partecipare a una visita guidata (unico modo, trattandosi di una Riserva Naturale), basta contattare la Salina (in fondo all’articolo tutti i contatti) o recarsi direttamente al Centro Visitatori.

La Salina di Cervia

Fenicotteri alla Salina di Cervia
Credits: Lorenzo Gaudenzi

È una notte fresca e umida di luglio, un venerdì. I suoni della auto e della città persistono inconfondibili ma oramai lontani. Le saline di Cervia fanno da contesto al viaggio di cui diventiamo noi i protagonisti.

Con salvagente e caschetto, nell’ora del tramonto in barca elettrica abbiamo risalito uno dei tanti canali che conducono ai bacini da cui si estrae ancora il sale. In fila, a turno ci affacciamo al telescopio. Navighiamo nel cielo, prima diretti alla Luna con i suoi crateri, valli, monti e mari.

Poi a Saturno e ai suoi cerchi. Infine ci troviamo nella Via Lattea e tra i suoi minuti granelli. Con semplici esercizi di osservazione (servendoci anche di una cannuccia), con Oriano impariamo a distinguere i pianeti dalle stelle. Ripassiamo insieme le costellazioni.

foto di Sara Aguzzoni. Uomo su una barca alle saline di Cervia
Le saline di Cervia

“Il telescopio è uno strumento di approfondimento per conoscere ciò che già si conosce” ci spiega Oriano mentre ci riporta alla memoria l’inventiva e le applicazioni galileiane. Nessun tecnicismo o spiegazioni troppo ardite a una platea abbastanza digiuna di cielo, che confonde l’astronomia con l’astrologia e che ha per soli bagagli nozioni scolastiche e ciò che negli anni ha raccolto per sentito dire e per curiosità. Pure lo scenario non è dei più indicati per osservare la volta, la luna è piena e luminosa e le luci della riviera rischiarano la notte.

Poco importa. In questo palcoscenico composto da acqua, terra e cielo, Oriano fa parlare gli oggetti, aiutandoci a trovare le coordinate per poterli riconoscere e interpretare. Di questa visita notturna l’obiettivo è fare esperienza. Del cielo, ovviamente, e attraverso questo – si intuisce dalle parole di Oriano – della nostra storia.

L’ora e mezza ha un andamento circolare. Oriano ci saluta come ci aveva accolto all’inizio, con dei racconti o degli stralci (ci spostiamo dai Cento anni di solitudine di Marquez alle Città invisibili di Calvino fino a Rino, ripescato dai ricordi lontani e al calzolaio Gianni che fabbrica scarpe per camminare tra le stelle, opere dello stesso astrofisico).

Perché visitare la Salina di Cervia

Uccelli in volo sulla salina di cervia
Salina di Cervia

Visitare una salina è sempre emozionante: il sale è alla base della nostra alimentazione da tempo immemorabile e il suo biancore, così a ridosso del mare, produce giochi di luce e colore da incantare qualsiasi visitatore o, ancora meglio, fotografo.

Visitare la Salina di Cervia significa imbattersi in decine di specie di uccelli acquatici, assistere alla cavadura (ossia la raccolta del sale) e conoscere la storia di questo prezioso alimento, non per niente definito oro bianco. Se poi si vuole approfondire, c’è sempre il MUSA, il Museo del Sale (Via Nazario Sauro, 24 – Magazzino del sale “Torre”).

Informazioni sulla Salina di Cervia

All’interno del Parco della Salina di Cervia si trova anche un ristorante: si tratta della Locanda Acervum, l’ideale per chi vuole assaggiare piatti insaporiti con il sale di Cervia, magari osservando i fenicotteri. In via Madonna della neve, 15.

Se volete visitare la Salina di Cervia, questi gli orari di apertura:

  • dal 2 aprile al 5 giugno: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18;
  • dal 6 giugno al 30 giugno: tutti i giorni dalle 14 alle 19;
  • luglio e agosto: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19;
  • settembre: fino a domenica 11 tutti i giorni dalle 14  alle 18;
  • dal 12 settembre al 1° novembre: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Per maggiori informazioni, basta scrivere a info@salinadicervia.it o chiamare allo 0544/971765

 

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