Viaggio tra le grotte italiane

Si chiama turismo speleologico: viaggiare alla ricerca delle grotte italiane, non è attività da specialisti, ma da appassionati.

Le grotte affascinano per tanti motivi:

  • Sono misteriose: entrare in una grotta significa andare alla scoperta di un altro mondo;
  • Sfidano i paurosi: chi non teme, almeno un pochetto, il buio e i pipistrelli?
  • La loro bellezza è atipica: non ci abitueremo mai alle stalattiti e alle stalagmiti, perché fuori dalla nostra portata;
  • Sono la materializzazione del nostro inconscio. Entrare in una grotta è come fare un viaggio dentro noi stessi: non siamo fatti anche noi di ombre e parti che temiamo di scoprire?

In questo articolo vorrei presentarvi alcune delle grotte italiane più belle, avendo visitato da poco quella di Frasassi, nelle Marche. E chissà che non vi venga voglia di organizzare un viaggio che abbia proprio le grotte come filo conduttore.

Grotte italiane del nord

Quante sono le grotte italiane del nord? Molte. Basti questa risposta, considerato che sul territorio nazionale se ne contano più di 34.000, diffuse per lo più lungo le Alpi e gli Appennini.

Alcune sono più famose, altre meno. Io – come sapete – propendo per le seconde, essendo le prime perennemente in pole position.

Eccone quindi una:

Grotta Remeron

Grotte italiane: 3 immagini della grotta Remeron
Immagine da: www.grottaremeron.com

Si trova a Comerio, in provincia di Varese.

Fu Luigi Vittorio Bertarelli a esplorarla a inizio ‘900, accompagnato da un amico e da due sacerdoti.

La “passeggiata” – rigorosamente accompagnata – è piuttosto semplice: 2.700 metri la lunghezza e 250 il dislivello, per una durata di circa 3 ore, che si dipanano così: ingresso, prima sala, Via del Fondo (che conduce a meno 50 metri dall’ingresso!) e Grande Salone.

Oltre ad ammirare concrezioni naturali e stalattiti, è possibile assistere una volta l’anno alla Santa Messa, esaltata dal fascino del luogo. Per informazioni, anche su costi, orari e prenotazioni, basta andare sul sito.

Grotte italiane del centro

Il Centro Italia vanta una buona dose di grotte, pronte ad affascinare – e anche un po’ impaurire – chi voglia partire alla loro volta.

Qui vi parlo di una visitata da me, sicuramente al di là dell’immagine comune di grotta.

Grotta di Tiberio

Grotta di Tiberio a Sperlonga
Grotta di Tiberio

Tra le grotte italiane più belle, secondo me, spicca quella dedicata a Tiberio. Situata nel bellissimo borgo di Sperlonga, compensa la sua scarsa profondità con la storia.

Come il nome indica, questa grotta apparteneva all’imperatore romano, inglobata all’interno della sua immensa villa, di cui oggi ci rimangono alcuni resti.

Come vedete dalla foto, al suo interno c’è una vera e propria piscina, in mezzo alla quale – un tempo – spiccava il gruppo scultoreo dell’attacco a Scilla. I resti archeologici, la consapevolezza del mito e la bellezza naturalistica hanno dato vita a uno spettacolo senza pari.

La Grotta di Tiberio – alla quale si accede dall’attiguo e splendido Museo Archeologico – non è roba per speleologi, ma per amanti dell’arte e della natura.

Sappiate che io l’ho visitata in solitaria: essendo l’unico essere umano, in quel momento, non ho potuto evitare un minimo di inquietudine.

Grotte italiane del sud

Anche il Sud Italia ha le sue belle grotte di cui vantarsi. In questo post mi soffermo su una che ha colpito la mia attenzione:

Grotta di San Michele

Grotte italiane: uomo che prega nella Grotta di San Michele, a Cagnano Varano
Grotta di San Michele

Si trova a Cagnano Varano, borgo della provincia di Foggia. Nulla a che vedere con le altrettanto pugliesi Grotte di Castellana: la Grotta di San Michele, infatti, non è un antro profondo e spaventoso, ma un delicato luogo di culto.

Questa chiesa rupestre è dedicata a Michele Arcangelo, santo veneratissimo sul Gargano (vi ricordo la più famosa Grotta di San Michele, a Monte Sant’Angelo, sempre nel Foggiano.

Questa grotta è abbellita da affreschi medievali, stalattiti e stalagmiti. Un miscuglio di natura e religione, che – a mio avviso – la rende una delle grotte italiane più belle.

Grotte italiane belle e famose

Questi sono solo tre esempi, riguardanti grotte nemmeno troppo celebri. Ma l’Italia ha un patrimonio carsico così vasto che è impossibile racchiuderlo in un articolo.

Di seguito, un elenco delle grotte italiane più famose, da visitare soprattutto in primavera/estate, viste le fredde temperature al loro interno.

  • Grotte di Pastena (FR): arricchite da laghetti e cascate, offrono ai visitatori ben 10 sale da visitare;
  • Grotte di Castellana (BA): famose soprattutto per l’ultima sala, denominata Grotta Bianca, per via dello splendente alabastro;
  • Grotte di Frasassi (AN): sono tra le grotte più suggestive. Loro punta di diamante è l’Abisso Ancona, dalle dimensioni impressionanti!
  • Grotte di Stiffe (AQ): cascate, piccoli laghi e una grande varietà di ambienti;
  • Grotte di Falvaterra (FR): il percorso sotterraneo più lungo di tutta l’Italia centrale;
  • Grotta Azzurra (NA): la grotta più famosa di Capri non ha bisogno di presentazioni.

Mi fermo qui, prima di perdermi ulteriormente tra le gallerie sotterranee di quel ricchissimo Paese che è l’Italia. Se conoscete altri nomi di grotte, fatevi avanti!

 

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