Perché scrivere un articolo sulle 30 cose da sapere su di me?
La pandemia, si sa, ha rallentato i motori. Questo non è un male, se ci pensate bene: ai “coraggiosi”, infatti, ha dato modo di guardarsi dentro e trovare qualche risposta, seppur provvisoria, alla vita.
30 cose da sapere su di me: autoritratto

Un giorno ho letto il post di una ragazza che aveva deciso di premiarsi scrivendo 30 cose piccole, ma importanti, per valorizzare i suoi punti di forza. In più, invitava i lettori a fare lo stesso. Lì per lì ho pensato che avrei impiegato un anno a trovare ben 30 cose da sapere su di me.
Invece mi ci sono voluti 10 minuti, brevi ma densi, che ho voglia di condividere con voi. Chissà che non abbiamo qualcosa in comune!
Questo è ciò che mi è venuto d’impulso, uscendo dalle dita come l’acqua da un rubinetto.
1) Mi sono laureata in una materia che adoro: il cinema ????️

Tra le 30 cose da sapere su di me spicca la mia formazione. Il motivo è che amavo ciò che studiavo. Andare a lezione era per me una gioia e, oggi come oggi, l’università mi manca moltissimo.
Molti hanno nostalgia per le amicizie che hanno avuto la fortuna di incontrare durante quegli anni; a me, invece, manca osservare la mia professoressa mentre spiega il rapporto tra cinema e femminismo o il mio professore che mi tocca le viscere raccontando pezzi di storia della musica.
Fosse per me, tornerei a studiare subito, con la consapevolezza che ho un futuro da costruire.
2) Ho vinto una borsa di studio per preparare la mia tesi a Berkeley ????

Era il 2011. Mi dissi: “Devo andare in America”. E così feci.
Avrei dovuto scrivere la tesi e, spulciando tra le università americane, scelsi la California come meta: lì si parla molto di disabilità e in maniera estremamente evoluta rispetto all’Italia. Così decisi di intrecciare gli studi cinematografici con i Disability Studies: venne fuori una tesi sul cinema americano contemporaneo, che ha ottenuto un grande riscontro tra i professori.
3) Ho lavorato come giornalista aziendale ????️

Era il 2008 quando trovai il mio primo, vero lavoro. Venni assunta per occuparmi della web tv di una famosa associazione.
Avevo appena concluso un master e un corso su radio, tv e web tv. Tempismo perfetto: entrai a lavorare in azienda, dove rimasi per quattro anni. In quel periodo ebbi modo di intervistare dei premi Nobel, ideare dei format che includessero il pubblico aziendale e apprendere una professionalità che, da allora, è rimasta con me.
4) Non mi piego alle logiche del gruppo anche quando mi converrebbe farlo ????️

Purtroppo e per fortuna. Non sono mai stata tipa da gruppi: da adolescente, tutti avevano una comitiva. Tutti tranne me (anche se, per un breve periodo, ho frequentato gli scout).
Ciò che è stato a lungo fonte di sofferenza si è trasformato, nel tempo, in consapevolezza: ho imparato cosa significa davvero essere persone introverse. Del resto, se non lo fossi, non perderei molte ore a scrivere, leggere, pensare…
A chi si trova nella mia “situazione” consiglio un bellissimo libro di Susan Cain: “Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare”.
5) Vivo per amore e con amore, senza interessi ❤️

Tra le 30 cose da sapere su di me, un aspetto che mi rende forte e fragile allo stesso tempo: non so cosa siano gli interessi. Mai approcciato all’amore o all’amicizia con un secondo fine. Anzi: ho sempre sgamato chi lo faceva e imparato a tenermene alla larga.
Questo è un altro modo per dire che sono un’idealista, una “pura”. La mia filosofia è: meglio pochi ma buoni. Sono selettiva fino allo stremo, ma la cosa più importante è che so che lo scopo di una vita si trova nella parola “amore”.
6) Ho guidato un ape calessino dalla Campania alla Lombardia ????️

Una delle esperienze più belle (e anche formative) della mia vita: io e la mia collega Diana siamo partite da Gragnano (Na) e arrivate a Cusano Milanino. In mezzo, gente che ci fermava, sguardi curiosi, risate, paure, freddo…
Ho poi replicato da Torino a Prato con un’altra blogger, Anna.
Da queste esperienze ho imparato che il pessimismo è inutile e, soprattutto, che posso farcela anche quando penso che non sia vero.
7) Ho superato con le mie sole forze un periodo di attacchi d’ansia ????

A proposito di farcela da soli… Era il 2016 quando, per una serie di motivi, iniziai a soffrire di attacchi d’ansia. Non li avevo mai provati prima, ma ricordo ancora la paura e le sensazioni fisiche di quel periodo.
Faceva molto caldo e spesso non riuscivo a distinguere gli aspetti psichici da quelli somatici. Arrivai persino a farmi fare un elettroencefalogramma. Non avevo nulla, ma parlando con la dottoressa mi convinsi una volta di più di una cosa che è sempre stata nella mia mente: ce la dovevo fare.
E così è stato. Non metto in dubbio che per molti sia impossibile uscirne da soli, ma quell’estate ricordo che mi misi d’impegno per non farmi stringere la gola da quelle sensazioni. Cominciai a parlare con me stessa e feci molti esercizi di training autogeno. Piano piano ne uscii.
8) Se chi amo ha bisogno, divento una leonessa con la criniera al vento ????

Vedi il punto numero 5. Non esiste che qualcuno possa offendere chi amo. Sembro serafica, ma pochi conoscono il mio lato furioso.
9) Amo fare un sacco di cose da sola, sin da quando mi dicevano che ero strana ????♀️

Vedi il punto 4. Dalla passeggiata in paese al pranzo al ristorante, dal cinema al viaggio: sto benissimo da sola e mi dispiace per gli altri.
10) Detesto seguire le mode, non solo nell’abbigliamento ????

Mai stata schiava di brand o mode del momento. Questo non significa che io vada in giro solo con maglioni fatti a mano e turbanti comprati in Marocco, ma che non ho alcun interesse per ciò che va per la maggiore in determinati periodi.
Insomma: faccio e compro solo ciò che mi piace.
11) Riesco a perdonare. Pensavo fosse una debolezza ????

Ho sempre avuto paura della necessità del perdono, ma mi sono scoperta capace di lasciar cadere alcune cose.
A oggi non so ancora dire se sia un punto di forza o di debolezza, ma credo profondamente nella necessità che ciascuno di noi faccia pace con se stesso e con gli altri.
12) Ho un diploma come art-counselor. Adoro aiutare le persone ????

Era il 2018. Da allora sono un’art-counselor (oltre ad altre belle cose).
Ho solo svolto dei tirocini, ma mi riprometto di buttarmi nella professione quanto prima, nonostante sia osteggiata da molti psicoterapeuti.
Di sicuro, è stato un percorso felice.
13) Nella vita privata, tendo a creare la scia anziché seguirla ????

Proprio così: riservata in pubblico, leader nel privato. Mi viene naturale, non lo faccio apposta.
Tendo a decidere e a sapere quello che voglio. A volte divento combattiva peggio di un pugile.
14) Ho un intuito estremamente sviluppato ????

Un giorno vi parlerò dei lati positivi di quello che dovrebbe essere un dono, ma che al momento si è rivelata un’arma a doppio taglio.
15) Mi reinvento spesso, anche lavorativamente ????

Non datemi la staticità. Adoro cambiare, imparare cose nuove, rivestire ruoli diversi.
16) Ho un blog di viaggi dal 2013 e lo curo a modo mio, senza seguire i trend ????
Vedi il punto 10.

17) Sono molto legata alla mia famiglia ????????????????

Vado dai miei non appena possibile e non riesco a immaginare una vita senza famiglia, sia d’origine che d’arrivo.
18) Cambio casa ????️

Dopo 14 anni di “onorata carriera” alla Garbatella, cambio casa nonché quartiere: vado a Ostia, a due passi dal mare, a resettare percezioni e quotidianità.
19) Devo la mia formazione ai libri che ho letto, selezionati per lo più da me ????

Quasi mai leggo “su consiglio”. Sono molto istintiva e so quello che mi piace. Mi basta entrare in libreria.
Tre titoli che ho amato? “Madame Bovary” di Gustave Flaubert, “L’arte di amare” di Erich Fromm e “Le ceneri di Angela” di Frank McCourt.
20) Ho polso, anche se sembro timida ????️♀️
Vedi punto 13.

21) La mia sicurezza è talvolta travisata, ma ho imparato a fregarmene ????

Quando le persone mi conoscono un po’ di più, mi attribuiscono una sicurezza in me stessa che non penso di avere.
Il fatto è che da un lato non mostro le mie fragilità all’esterno e dall’altro ci sono molti superficiali in giro.
22) Mi reputo una donna atipica ????????♀️

Beh, sì. Non ho seguito i classici percorsi e, se l’ho fatto, è stato “al contrario”.
Come donna, poi, sono poco esuberante (non ci si aspettano, forse, frizzi e lazzi dal gentil sesso?), molto riflessiva e con gusti tutti miei.
23) Non smetto mai di lavorare su me stessa ????????

Mai. E non sopporto chi non sente l’esigenza di migliorarsi.
24) Ho dormito nel bosco a casa di sconosciuti superando la paura iniziale ????????

Di questo mi gaserò a vita. Non tanto per aver dormito da loro, ma per aver superato la paura e lo stupore di trovarmi in un anonimo bosco californiano da sola.
25) Ho superato la paura dell’aereo, rinunciando ai calmanti ✈️

Vedi punto 7. Prima andavo di calmanti prescritti dal medico, ora non più. Da anni. Come sempre, ho fatto da me.
26) Ho spesso dormito da sola ????

Per necessità, è vero, ma anche questa è una cosa di cui vado orgogliosa. Non tutti sanno dormire da soli.
Io l’ho fatto anche per mesi consecutivi, beccandomi pure un terremoto notturno. Ecco, da non ripetere.
27) Difendo bambini e ragazzi incompresi da sempre ????

Tra le 30 cose da sapere su di me c’è che divento furiosa se vedo bambini o adolescenti diversi che non vengono capiti o maltrattati. Guai a chi li fa sentire inadeguati!
28) Ho imparato a parlare (bene) in pubblico ????️

Grazie al lavoro e al fatto che, da piccola, i maestri mi facevano leggere spesso ad alta voce (per via della fluidità nella lettura), oggi so parlare davanti a decine di persone senza battere ciglio. Non che la cosa non mi agiti…
29) Ho scalato la torre di Petrin a Praga nonostante il vento e la paura ????

Per molti sarà un traguardino, ma per me è stato importante: avevo le vertigini, il vento soffiava forte e faceva oscillare la sottile torre e io rimasi ferma per un po’, aggrappata alla ringhiera.
Mi costrinsi a continuare e, una volta in cima, ero adrenalinica!
30) Ho trascorso il lockdown di marzo-aprile in solitaria… ????????♀️

Ho dovuto, purtroppo. Ma anche in quel caso ho trovato il modo di non soccombere.
Adesso che vi ho svelato 30 cose da sapere su di me, mi piacerebbe che voi faceste lo stesso o lasciaste un commento se qualcosa vi risuona 🙂









15 risposte
Maddai! Te ne vai a Ostia! cambio di prospettiva proprio. Senti ma, ho bisogno di approfondire il punto 7, come hai fatto?
Difficile da spiegare in poche parole: non ho mai amato l’idea dei farmaci per placare qualcosa di mentale. Ho provato con alcuni esercizi di training autogeno, accettando l’arrivo dell’ansia e visualizzando una luce in espansione nel punto del corpo in cui la sentivo più forte. Paradossalmente, ho bisogno di solitudine per sentirmi meglio… Parlarne ok, ma poi ho avuto necessità di centrarmi su di me e sul mio malessere. La parola chiave è respiro.
nemmeno io amo i farmaci per questo tipo di malesseri!
Lo trovo molto carino questo post. Abbiamo delle cose in comune e alcune no, ma che vorrei, tipo “devo andare in America – e così feci” <3
Grazie Santa, mi fa piacere che tu abbia apprezzato 🙂 A questo serve conoscersi: a completarsi l’un l’altro.
Sono sempre felice di conoscere un po’ meglio le persone con cui ho contatti virtuali. Sei una donna molto forte, soprattutto perché sei riuscita a superare momenti bui solo con le tue forze. Due consigli da una vecchia signora: sii meno severa con te stessa e perdona sempre. Perdonare è segnale di grande forza. Sei una bellissima persona.
Grazie cara Paola. Devo lavorare molto su entrambi questi elementi 🙂
Però, vedo che di cose particolari ne hai fatte tantissime; abbiamo in comune una cosa, anche io ho superato la paura di volare senza nessun aiuto. Comunque, è una bellissima idea quella di mettersi a tavolino e studiare se stesse. E’ un ottimo modo per conoscersi meglio!
Ho fatto auto-terapia 😀
Roberta, ho adorato questo articolo dove parli di te, mi piaci tantissimo e ho trovato diverse affinità
Buon cammino
Uh, grazie ???? Anche a te
Adoro conoscere meglio le blogger che seguo di più e devo dire che dalle tue parole e dai tuoi articoli si intuisce bene il tuo carattere. Ciò che però non sapevo era il tuo background universitario e tu e il mio compagno avete una cosa in comune: entrambi siete laureati in cinema! Bravissima!
Grazie cara, contenta di avere questa (bellissima) cosa in comune 🙂
Anche a me fa piacere conoscere meglio le colleghe blogger e capire il loro percorso e ciò che le spinge a scrivere e viaggiare. Abbiamo diversi punti in comune fra cui l’anticonformismo , il fatto che ci manchi il periodo universitario, l’aspirazione al costante miglioramento (il principio del kaizen) e una lieve tendenza all’introversione.
Sono felice che abbiamo queste cose in comune ????